"L’agricoltura italiana ha bisogno di porre le basi per un futuro di crescita, per questo abbiamo inserito una norma che potesse alleviare le sofferenze di oltre 980.000 imprese agricole, delle quali 700.000 nel Mezzogiorno. Lo strumento della esdebitazione rappresenta una svolta epocale e consiste nell’usufruire delle norme vigenti in materia di assistenza alle imprese, permettendo agli imprenditori agricoli in stato di crisi o di insolvenza, finora esclusi, di poter accedere agli accordi di ristrutturazione dei debiti e alla transazione.
Il provvedimento riguarda anche la transazione fiscale, ossia i rapporti dell'imprenditore agricolo con le agenzie fiscali e gli enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatoria
". Così il ministro delle Politiche agricole, Saverio Romano, ha commentato le misure della cosiddetta “Legge Romano” inserita nella Manovra finanziaria, intervenendo a Matera alla prima Conferenza economica di Copagri.

E' questo uno dei punti contenuti nella Manovra che interessano in particolare il comparto agricolo, insieme alla questione delle energie rinnovabili, intorno alla quale si è sviluppata una lunga trattativa con botta e risposta tra ministeri. Anche se ormai pare certo che ella versione ufficiale non ci saranno i temuti tagli del 30% agli incentivi sulle energie rinnovabili.

Molti i commenti delle organizzazioni.

Tangibili, per la Cia i “tagli pesanti e indiscriminati, le nuove imposte e l'assenza di una strategia di rilancio dell'economia e del sistema imprenditoriale italiano” presenti nella manovra.
A ciò si aggiunge, dice il presidente Politi, la “vergognosa misura che premia i furbi delle quote latte. Un provvedimento che ormai prelude ad un condono tombale”.

D'accordo con Tremonti il presidente di Confagricoltura Mario Guidi nel sostenere che “non c'è sviluppo senza rigore”, ma “questo rigore” ha sottolineato Guidi “va applicato sempre, a tutto e tutti” in riferimento  ai pagamenti delle multe “dovute da quei pochi allevatori che hanno splafonato le quote latte che tengono in scacco da tanti, troppi, anni la politica agricola del nostro paese”.

“Sbagliata e socialmente insostenibile”, per l'Anp-associazione nazionale pensionati della Cia la manovra che non solo non prevede interventi a favore delle pensioni più basse, ma decurta quelle medio basse. “Si andrà, gradualmente, in pensione più tardi; i fondi per il sistema socio-assistenziale diminuiranno e” aggiungono, “saranno ripristinati i ticket sui medicinali e sui pronto soccorso”.

Commenti positivi per il fermo temporaneo dell'attività di pesca che, spiega Impresapesca Coldiretti, “risponde all'esigenza di salvare la produzione ittica made in Italy, praticamente dimezzata in Adriatico nei primi mesi del 2011”.

Controversa e contestata, infine, l'abolizione dell'Ice, l'Istituto per il commercio estero, per cui sono già in atto le proteste dei dipendenti secondo i quali la chiusura non porterebbe ad alcun risparmio.