Vistoso calo degli infortuni in agricoltura nel 2010 rispetto all'anno precedente: il numero degli incidenti è diminuito del 4,8% e quello dei decessi del 10,2%. Tanto da fare di quello agricolo il settore più "virtuoso". 
E' quanto emerge dal Rapporto annuale sull'andamento infortunistico nel 2010 dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
"L'analisi settoriale 2009-2010 mostra che è l'agricoltura a conseguire il risultato migliore" ha detto il presidente dell'Inail, Marco Fabio Sartori, presentando il documento alla Camera.  

 

"Il calo degli infortuni denota che gli imprenditori agricoli hanno mostrato una sensibilizzazione ai problemi relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro", ha sottolineato la Cia - Confederazione italiana agricoltori, in merito ai dati diffusi dall’Inail.
Secondo i dati Inail, nel 2010 si sono verificati 50.121 infortuni, mentre nel 2009 se ne erano avuti 52.665. Una flessione ancora più marcata se i dati dell’anno passato vengono raffrontati a quelli del 2001, quando si erano registrati 81.821 infortuni. Un trend al ribasso determinato soprattutto dall'impegno profuso degli imprenditori agricoli che hanno puntato sulla sicurezza con investimenti sempre più elevati.
Tuttavia, secondo la Cia, la strada da intraprendere per ottimizzare le condizioni di sicurezza in agricoltura è ancora lunga.
Tre le priorità per la Confederazione: incentivi per l’adeguamento delle macchine agricole; immediata attuazione della legge 247/07, che prevede forme di premialità per le aziende virtuose in materia di sicurezza; applicazione delle semplificazioni per i lavoratori stagionali agricoli previste dal decreto 81/08, in linea con le indicazioni del tavolo agricolo che in questi giorni è impegnato presso il ministero del Lavoro e al quale la Cia partecipa attivamente.

 

“I dati sull’andamento degli infortuni in agricoltura attestano il costante miglioramento del livello di sicurezza sia in assoluto, sia rispetto agli altri settori produttivi”. Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Mario Guidi.
“Va comunque migliorata - sottolinea il presidente di Confagricoltura - la legislazione in materia, adeguandola alle varie realtà produttive, privilegiando la sicurezza sostanziale dei lavoratori piuttosto che quella formale e promuovendo in modo più incisivo e capillare la cultura della prevenzione”.
“In questa direzione - ha concluso Guidi - è necessario dare attuazione alle misure di semplificazione previste dal T.U. Infortuni con riguardo al lavoro agricolo stagionale. E' indispensabile rendere operative le misure che premiano le aziende agricole più sicure – con uno sgravio del 20% sui contributi antinfortunistici - previste dalla legge n.247/2007 e mai attuate. In tal modo si potrebbero senz’altro raggiungere ulteriori risultati positivi”.