A Bruxelles si continua a discutere di sicurezza alimentare e di riforma della politica agricola comunitaria, argomenti importanti che non sono sfuggiti all'attenzione dei quotidiani in edicola in questi giorni. “Avvenire” del 4 luglio avvisa che il documento presentato dalla Commissione congela la spesa agricola, il che si traduce in una riduzione in termini reali delle risorse per l'agricoltura. Dal Parlamento Europeo arriva anche una svolta sulle politiche per gli Ogm, e ogni stato, si legge su “Europa” del 6 luglio, deciderà in modo autonomo. Nello stesso giorno “La Gazzetta del Mezzogiorno” ospita un ampio resoconto delle proposte di riforma scaturite da Bruxelles, tutte imperniate su un agricoltura più “verde”, più competitiva e più equa. Sempre in queste pagine si può leggere un'intervista al presidente della commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, che sostiene la necessità di interventi a sostegno dei giovani agricoltori. E' ancora De Castro il protagonista di una richiesta che dalle pagine della “Gazzetta del Mezzogiorno” gli viene rivolta per un suo intervento a favore dell'armonizzazione delle regole comunitarie in tema di agrofarmaci. Tornando ai temi della sicurezza alimentare in discussione a Bruxelles, c'è da registrare il passo avanti per l'obbligatorietà di indicare in etichetta l'origine delle carni commercializzate nella Ue. Se ne parla sulle pagine de “Il Sole 24 Ore” del 7 luglio. L'argomento è ripreso nello stesso giorno anche da “L'Unità” che però cita formaggi e prosciutti, che poco hanno a che vedere con le nuove regole.
Il censimento
Da Bruxelles a Roma con i primi dati emersi dal censimento dell'agricoltura al quale “Italia Oggi” del 6 luglio dedica una breve nota per sottolineare il calo di 775mila aziende registrato negli ultimi dieci anni. Più dettagliato l'articolo pubblicato da “Il Sole 24 Ore” che nel registrare il calo delle aziende sottolinea l'aumento della dimensione media. Ancora “Il Sole 24 Ore” definisce questa trasformazione come un'evoluzione verso il concetto di impresa anche per le aziende agricole. Stessa lettura ne viene data dal “Secolo d'Italia”, mentre “L'Unità” punta l'attenzione sulla scomparsa delle piccole aziende a favore di quelle grandi, segnalando la crescita di quelle a guida femminile.
La “manovra”
Le discussioni sulla manovra di correzione del Bilancio all'esame in questi giorni coinvolge, come ovvio, anche l'agricoltura che saluta con favore, come si legge su “Italia Oggi” del 2 luglio, l'aiuto per le aziende in difficoltà. Per un dettaglio dei numerosi interventi previsti dalla manovra, si può consultare “Il Sole 24 Ore” del 2 luglio, che alla proposte in discussione dà persino una “pagella”. “Italia Oggi” del 5 luglio si sofferma sulle proposte di dismissione dei numerosi enti vigilati dal ministero dell'Agricoltura, sulla scia dell'avvenuto commissariamento di Agea. Sempre in tema di “manovra”, grande attenzione è rivolta alle quote latte dopo lo stop alle iscrizioni a ruolo delle multe. “Quote latte su un binario morto”, titola “Avvenire” del 2 luglio. E “Il Riformista” nello stesso giorno avvisa che Bruxelles minaccia nuovamente di mettere l'Italia in infrazione. Anche “Italia Oggi” del 5 luglio avverte che ormai per le quote si è ad uno scontro fra Italia e Ue. Sull'argomento interviene persino il Quirinale, si legge su “Libero” del 6 luglio, che chiede chiarimenti. Una richiesta di chiarimenti, scrive “Il Sole 24 Ore” nello stesso giorno, che riguarda non solo il tema delle quote latte. Il 7 luglio, infine, si può leggere su “Italia Oggi” come si procederà per la riscossione delle multe
A proposito di quote e multe, “La Stampa” del primo luglio riporta la notizia della condanna ai Cobas che avevano messo in piedi un sistema per aggirare le multe. Restando al mondo del latte, c'è da segnalare il buon risultato conseguito dal Grana Padano, commentato sulle pagine di “Brescia Oggi” del primo luglio. Un aggiornamento infine sulla vicenda Parmalat la si può leggere su “Affari e Finanza” del 4 luglio.