La dedica, sulla prima pagina, recita: “A chi ama la chimica e a chi la detesta, a chi la conosce e a chi non sa di usarla, a chi spera e a chi dispera, ma soprattutto a chi non l’ha ancora incontrata di persona”. 

Giovanni Carrada, noto giornalista e divulgatore scientifico, spiega così il perché della nascita di questo libro che raccoglie sette dialoghi immaginari per avvicinare le persone alla chimica in modo nuovo, attraverso un linguaggio accessibile e immediato. 

Nel libro, infatti, la Chimica incontra e dialoga con alcuni personaggi particolari: una ragazza, un inventore, un imprenditore, un cuoco, una mamma, un ipocondriaco e un’ambientalista. 

Sempre nella dedica, Carrada, rivolge il suo libro, nato in collaborazione con Federchimica, Società chimica italiana e il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, non solo a chi ama questa materia, ma soprattutto a non la conosce. 

Perché il non-sapere è proprio in cima alla lista dei motivi che impediscono di apprezzare una scienza che, per usare le parole del presidente di Federchimica Giorgio Squinzi nella prefazione del libro “Mette a disposizione un’amplissima gamma di prodotti per vincere le sfide globali che hanno un impatto concreto sulla vita quotidiana di tutti: la purezza dell’acqua, la sicurezza alimentare, l’efficienza energetica, lo sviluppo sostenibile e la qualità della vita”. 

L’Anno Internazionale della Chimica infatti, proclamato dall’Onu per il 2011, deve essere un momento di incremento di conoscenza e una grande occasione per combattere gli stereotipi dei quali a volte la chimica è vittima. 

Carrada, dunque, invita implicitamente i propri lettori a non ragionare per stereotipi e frasi fatte, ma a documentarsi e a leggere sempre l’importanza e il valore della chimica nella sua vocazione a contribuire al benessere dell’umanità.