Toscana
30 milioni di euro per i giovani agricoltori toscani

Soddisfazione di Cia e Agia Toscana per l'annuncio dell'assessore regionale all'agricoltura, Gianni Salvadori, del prossimo finanziamento di 30 milioni di euro del pacchetto giovani finanziato dalla Regione Toscana verso le imprese agricole. 

"Si tratta di una novità importante – commenta il presidente di Cia Toscana Giordano Pascucci – che può incentivare i giovani (under 40) ed entrare nel mondo agricolo. Mentre normalmente i giovani si trovano di fronte a ostacoli che riguardano essenzialmente il reperimento dei terreni sui quali avviare o espandere l'attività agricola, l'offerta di consulenze specifiche e di formazione, l'accesso al credito ed al mercato. Il tema del ricambio generazionale è prioritario per dare un futuro all'agricoltura toscana".

E per questo le proposte presentate da Agia Toscana si pongono l'obiettivo di tentare di ridurre queste criticità, configurando un pacchetto di interventi, non solo basati sul pur indispensabile sostegno finanziario, in grado di facilitare prima ed accompagnare poi il complesso percorso di start up di una nuova imprenditorialità giovanile in agricoltura, supportando sia i singoli imprenditori che i processi di aggregazione, messa in rete ed integrazione economica di sistema di queste nuove esperienze.

"Il progetto Agricoltura Futuro giovane - spiega Chiara Innocenti, presidente di Agia Toscana - comprende alcune azioni strategiche, fra cui il 'Primo insediamento' attraverso il rafforzamento delle specifiche misure nell'ambito del Psr; quindi l'affiancamento, ovvero la creazione di strumenti a supporto dell'affiancamento tra 'giovane proprietario' e 'anziano agricoltore'". 

"Inoltre – aggiunge Innocenti – auspichiamo la nascita di una Banca della terra, con la costituzione di un patrimonio fondiario pubblico e privato a favore dei giovani imprenditori; più facilitazioni per l'accesso al credito; l'accesso al mercato e l'incentivazione di misure specifiche per i giovani imprenditori; senza dimenticare di puntare sull'innovazione, la formazione e la consulenza".

Fonte: Impress

 

Lombardia
Settore vitivinicolo, in arrivo 1,5 milioni di euro

Ci sarà tempo fino al 21 marzo 2011 per poter accedere ai nuovi fondi in arrivo per le aziende vitivinicole lombarde. Ad annunciarlo è l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani, commentando la delibera approvata il 25 febbraio dalla Giunta regionale.

Regione Lombardia, nell'ambito del Piano nazionale di sostegno per il settore vitivinicolo, ha disposto per la campagna 2010/2011 uno stanziamento di 1.432.000 euro per finanziare investimenti in impianti, infrastrutture vinicole e commercializzazione. Potranno accedere a questi fondi imprenditori agricoli, singoli o associati, e imprese di trasformazione che utilizzino almeno il 60% di materia prima di provenienza extra aziendale.  

"La misura 'Investimenti' resterà aperta anche per la campagna 2012/2013 - ha assicurato l'assessore - ed è stata attivata per sostenere la competitività delle nostre aziende, attraverso investimenti materiali e immateriali. Si va infatti dall'acquisto di barriques e di attrezzature per la movimentazione del magazzino di cantina, all'allestimento di sale di degustazione fino alla creazione di siti internet".

Il contributo non potrà superare il 40% della spesa effettivamente sostenuta e potrà essere concesso solo alle domande con una spesa ammissibile compresa tra i 20.000 e i 200.000 euro. 

"Abbiamo, anche in questa occasione, pensato ai nostri giovani agricoltori e alle produzioni di qualità. I criteri per la definizione della graduatoria - ha concluso De Capitani - assegneranno infatti, a parità di punteggio, la priorità ai giovani agricoltori, così come alle produzioni biologiche e a basso impatto ambientale".

Fonte: Regione Lombardia

 

Puglia
Il 35% delle imprese agricole regionali sono condotte dai giovani

Secondo i dati di Coldiretti Giovani Impresa, il 35% delle imprese agricole pugliesi è condotto da giovani. Un elemento interessante per l'agricoltura regionale, secondo il comitato della Cgi riunitosi a Bari nei giorni scorsi.

"Il processo di rigenerazione del settore agricolo - ha detto Pietro Salcuni, presidente regionale della Coldiretti - che ha nei giovani imprenditori agricoli gli attori principali, va accompagnato da mirate azioni incentivanti che diano risalto alle professionalità esistenti e promuovano un nuovo modo di fare impresa".

Fonte: Agrapress

 

Veneto
Enzo Pagliano è il nuovo direttore di Coldiretti Veneto

Nuovo direttore per Coldiretti VenetoEnzo Pagliano, originario di Cuneo, 47 anni, sposato con due figli, già direttore di Bologna e di Milano Lodi, guiderà oltre che la sede regionale anche la provinciale di Venezia.

Succede a Luca Saba che in quasi due anni di permanenza aveva avviato un percorso di ristrutturazione interna molto impegnativo riuscendo comunque a confermare la rappresentatività di Coldiretti, una forza sociale che in Veneto rappresenta il 60% delle imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio.

Con un bagaglio di esperienza quasi ventennale in campo sindacale, da esperto tecnico ed economico Enzo Pagliano raccoglie la sfida consapevole dell'importanza che il comparto agricolo regionale riveste: un valore della produzione pari a 5.800 euro/ettaro che colloca il Veneto al secondo posto in ambito nazionale e tra i più alti a livello mondiale. La produzione lorda vendibile veneta si attesta a 4,7 miliardi di euro, ed è realizzata su una superficie di 820 mila ettari coltivata da circa 80 mila imprese agricole che occupano 60mila addetti alle dipendenze o autonomi.

"Un'agricoltura così strutturata, dinamica, capace di grandi numeri, e di annoverare tipicità conosciute in tutto il mondo, merita la giusta attenzione politica e una gestione dei servizi attenta e moderna" ha detto Pagliano. Al neopresidente sono giunti gli auguri del presidente della Regione ed ex ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia.

Fonte: Coldiretti Veneto

 

Sardegna
Bollette 'straordinarie' per l'acqua di irrigazione

"I produttori agricoli che operano all'interno dei consorzi di bonifica di Oristano e della Sardegna meridionale stanno ricevendo bollette di pagamento di contributi straordinari per l'acqua di irrigazione". Lo segnala la Copagri, che chiede "ai consorzi di bonifica, di sospendere i pagamenti; ai lavoratori, di garantire l'erogazione per la prossima campagna irrigua; alla Regione, l'erogazione tempestiva dei contributi stabiliti dalla legge". 

"Alla regione - fa notare la confederazione - compete l'erogazione di 2,5 milioni per coprire i maggiori costi derivanti dall'assunzione dei precari e la copertura, nella misura dell'80%, delle spese di manutenzione delle opere di bonifica e delle reti irrigue".

Fonte: Agrapress

 

Valle d'Aosta
Viticoltura montana, nuovo presidente per il  Cervim

E' Roberto Gaudio il nuovo presidente del Cervim, il Centro di ricerca, studi, salvaguardia, coordinamento e valorizzazione per la viticoltura montana. A nominarlo la giunta della Regione autonoma della Valle d'Aosta. 54 anni, dottore agronomo, libero professionista, Gaudio succede a François Stevenin, che conclude il suo incarico alla presidenza dopo due mandati. 

Queste le prime parole del neo presidente: "Una priorità sarà dar seguito e attuazione pratica al progetto del marchio della viticoltura eroica. Andrà verificato l'iter per l'applicazione del regolamento del marchio e più in dettaglio gli ambiti di utilizzo, gestione e controllo. Tale progetto rappresenta, sicuramente, uno strumento fondamentale per la valorizzazione e il riconoscimento della viticoltura eroica, ma anche una rilevante azione di comunicazione rivolta ai consumatori, che potranno in questo modo individuare più facilmente i vini eroici". Sarà poi importante riuscire a realizzare il progetto di censimento delle realtà della viticoltura di interesse del Cervim. 

Gaudio, che ha già ricoperto il ruolo di coordinatore del centro dal 2000 al 2005 ha ribadito l'importanza di far conoscere il Centro anche al di fuori dei contesti politico/tecnici ed aumentare così la percezione del Cervim come punto di riferimento delle viticoltura eroica, sia con l'organizzazione del Concorso Internazionale di Viticoltura di Montagna, sia attraverso l'individuazione di altre iniziative.

Fonte: Cervim