La Corte dei conti dell'Unione europea ha condotto un'analisi sugli effetti della riforma dell'Organizzazione comune del mercato dello zucchero del 2006. 

Secondo il rapporto pubblicato ieri, sebbene lo scopo della riforma fosse incentivare i produttori di zucchero meno competitivi a rinunciare alle quote, lo stesso hanno fatto anche le industrie competitive. C'è una crescente dipendenza dalle importazioni ed è dubbio il fatto che il calo dei prezzi sarà trasmesso ai consumatori finali. 

Si registrano ritardi nella attuazione delle misure di diversificazione ed ambientali e c'è un rischio crescente di delocalizzazione degli impianti produttivi. Tenuto conto di queste considerazioni, la Corte raccomanda che la Commissione europea proponga misure per rimuovere le rigidità dell'attuale sistema di quote che hanno un impatto negativo sulla competitività di produttori agricoli ed industrie. 

Per qualsiasi ulteriore adeguamento della produzione interna che fosse ritenuto necessario, devono essere ideati strumenti e misure che assicurino la coerenza complessiva dell'operazione. Inoltre, occorre basarsi su criteri obiettivi e su un'approfondita valutazione tecnica delle necessità. 

La Commissione dovrebbe inoltre monitorare con regolarità la formazione del prezzo ed insieme con gli stati membri garantire che nel settore siano rispettate e regole della concorrenza, assicurando l'obiettivo del trattato di far giungere ai consumatori forniture a prezzi ragionevoli. infine, secondo la corte, commissione europea e stati membri devono assumere misure urgenti per fare in modo che le misure di diversificazione siano rapidamente operative e producano l'impatto previsto.