Niente riflettori delle televisioni sul devastante maltempo che ha martoriato soprattutto il Veneto. Un “deficit” di informazione solo in parte recuperato dai quotidiani di questi giorni. Illuminante a questo proposito il commento, che invitiamo a leggere, pubblicato il 10 novembre su “Il Giornale”. Cronache delle ripercussioni del maltempo sull'agricoltura si possono leggere già a partire dal 4 novembre sulle pagine de “L'Arena” che si interroga sui danni ai vigneti. Ed è ancora “il Giornale” che il 5 novembre avanza una previsione sull'entità dei danni, pari ad un miliardo di euro, cifra che sarà confermata dalla successive stime. Graffiante il commento che appare su “Italia Oggi” del 9 novembre, dove si parla di una Veneto non solo trascurato, ma persino preso in giro. Per ripartire si chiedono sostegni, spiega “Il Sole 24 Ore” del 9 novembre e molte speranze sono riposte sui fondi comunitari che Bruxelles, come afferma Antonio Tajani con una lettera al “Corriere della Sera”, ha già predisposto per aiutare le aree alluvionate. E ci sarà da pensare non solo ai campi, ma anche agli allevamenti, che hanno visto la morte di almeno 150mila animali, come racconta “L'Arena” del 6 novembre. I danni per gli allevamenti, stando alle anticipazioni del “Gazzetino” potrebbero arrivare a quota 50 milioni di euro. Intanto, si apprende dal “Corriere della Sera” dell'11 novembre, arrivano 300 milioni e prestiti agevolati.
Nucleare e Ogm a braccetto
Non solo alluvioni, ma anche qualche notizia positiva come l'aumento del numero di aziende agricole in Lombardia, scrive “Libero” del 10 novembre. Di segno opposto l'articolo pubblicato su “Panorama” in edicola l'11 novembre, dove si afferma che non ci sono giovani disposti ad investire il loro futuro in agricoltura. Non va bene nemmeno per l'agricoltura al Sud, che secondo “La Gazzetta del Mezzogiorno” è di fronte ad una crisi “infinita”. Intanto gli agricoltori della Basilicata possono però contare sul fondo regionale di garanzia, come si legge su “La Nuova del Sud”. Difficoltà si registrano poi per le coltivazioni di riso biologico, i cui conti, scrive “Italia Oggi” del 6 novembre, non sono soddisfacenti.
Il tema del biologico si contrappone a quello del biotech, che in questi ultimi giorni ha vissuto una sorta di “riscossa”, almeno sui media. “Tutto Scienze”, il magazine de La Stampa in edicola il 3 novembre, ha ospitato un articolo dal titolo emblematico: “Cari ecologisti, solo nucleare e Ogm salveranno la terra”. Sulla stessa lunghezza d'onda il “Corriere della Sera” del 5 novembre che ospita un intervista a Stewart Brand, ecologista noto per il suo pragmatismo, che si esprime a favore degli Ogm e del nucleare. Il biotech sembra dunque in crescita, tanto che le aziende del settore, si legge su “Il Sole 24 Ore” del 3 novembre, sono a caccia di dirigenti.
Meccanizzazione a tutto gas
Il mese di novembre si è aperto con la ripresa degli aiuti alla meccanizzazione agricola, argomento sul quale si sofferma il 3 novembre “Italia Oggi”. Sul tema degli incentivi interviene anche “Il Sole 24 Ore” del 4 novembre ed è ancora “Il Sole 24 Ore” che nello stesso giorno ospita un articolo sui risultati conseguiti da Same nel comparto dei trattori hi-tech. A proposito di industrie che operano nel settore della meccanica agricola, “Italia Oggi” del 6 novembre fa il punto su alcuni importanti “passaggi” come i nuovi assetti fra Argo e Agco e quelli di Laverda, sempre più a “stelle e strisce”. Il “Corriere della Sera” dell'8 novembre si occupa invece delle innovazioni introdotte da Case New Holland nell'impiego di carburanti da fonti rinnovabili. Ma è soprattutto l'apertura di Eima, la mostra di macchine agricole che si tiene a Bologna, che ha condotto sul settore della meccanizzazione l'attenzione di molti giornali. Sulle pagine de “Il Resto del Carlino” del 10 novembre” si fa il punto della situazione in questi comparto, che punta all'export per superare le attuali difficoltà. La difficile situazione non ha però indebolito la capacità del settore di mantenere standard elevati nella ricerca e nell'innovazione, come si legge su “Il Corriere della Sera” dell'8 novembre.
Pastori divisi
Il fronte degli allevamenti è ancora alle prese con la crisi della pastorizia della quale si parla su “L'Unità” del 3 novembre per sottolineare il raggiungimento di un'intesa fra Regione Sardegna e pastori, intesa però minata dall'assenza di risorse finanziarie. Sull'argomento interviene il 5 novembre la “Nuova Sardegna” che si sofferma sui punti critici dell'accordo. Ed è ancora “Nuova Sardegna” che il giorno seguente definisce l'accordo “un bluff della Regione”. Una situazione resa ancor più difficile e complicata dalle contrapposizioni fra organizzazioni agricole, come si può leggere su “Unione Sarda” del 10 novembre. Le uniche notizie positive arrivano dalla Puglia dove è stato fissato il nuovo prezzo del latte. Ma in questo caso si parla del latte di vacca e non di quello ovino, come spiega la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 4 novembre.
Brindisi con il Novello
Mentre sembrano non allentarsi le tensioni nel mondo della pastorizia, il settore enologico si appresta a brindare con il “Novello” del quale si stappano in questi giorni le prime bottiglie per una produzione, secondo “La Stampa” del 7 novembre, che raggiungerà quota 5 milioni di bottiglie. In tema di produzione e consumo di vino, “Italia Oggi” del 6 novembre segnala il calo della domanda interna, compensato però dalle esportazioni. A questo proposito si guarda con insistenza ai mercati in espansione come quello cinese, ma dalle parti della “Grande Muraglia”, denuncia “Libero” del 6 novembre, il vino italiano è sconosciuto. Curiosa infine la notizia riportata l'11 novembre su “Nova 24” che racconta la nascita del vino “verde”, tale non per il colore ma per essere realizzato in una cantina a zero emissioni.