I dirigenti agricoli dell'Ue hanno adottato una posizione sul futuro della Politica agricola comune sottolineando che, di fronte alle sfide future, è più che mai indispensabile disporre di una Pac forte. Intervenendo a Bruxelles al termine di una riunione con i dirigenti agricoli dell'Ue, Padraig Walshe, presidente del Copa, ha dichiarato: “Per i cittadini europei, vi possono essere poche priorità più importanti della sicurezza, della sufficienza e della stabilità di un approvvigionamento alimentare sostenibile”. 
L'agricoltura svolge un ruolo fondamentale anche per l'occupazione nelle zone rurali: circa 30 milioni di persone lavorano nelle aziende agricole. Attraverso le loro attività, gli agricoltori e i silvicoltori, che gestiscono oltre tre quarti del territorio europeo, offrono anche un paesaggio diversificato e ricco di attrattive, a vantaggio non solo dei cittadini europei ma anche dell'industria del turismo. 
Questi enormi benefici pubblici non sono retribuiti dal mercato. Essi sono assicurati dalla Pac. 
Tuttavia, il bilancio totale assegnato alla Pac rappresenta meno dell'1% del totale della spesa pubblica dell'Ue. Il presidente Walshe ha avvertito che: “Nell'ultimo decennio, i redditi agricoli hanno subito un grave deterioramento per via di condizioni di mercato negative e di un incremento dei costi. Il reddito medio degli agricoltori equivale soltanto alla metà del guadagno medio ottenuto in altri settori e i due terzi di esso provengono dai pagamenti diretti. A questo si aggiunge il fatto che gli agricoltori sono ora confrontati alla sfida di condizioni climatiche avverse sempre più frequenti e di una maggiore volatilità del mercato”. 
Per consentire agli agricoltori di continuare a fornire benefici di così ampia portata, nonché un contributo alla crescita, alla sicurezza occupazionale e alla lotta contro il cambiamento climatico negli anni a venire, una Pac forte sarà più necessaria che mai. E' per questo motivo che i pagamenti diretti per gli agricoltori dovranno essere mantenuti e che gli aggiustamenti apportati alla Pac post 2013 dovranno mirare sia ad accrescere la stabilità di mercato per i consumatori che a rafforzare il ruolo di produttori economici proprio degli agricoltori. Al fine di conseguire tale obiettivo, abbiamo bisogno di nuovi strumenti per affrontare la volatilità di mercato e di misure atte a consolidare la posizione degli agricoltori nella catena alimentare. 
Tutto ciò deve essere sostenuto da una politica rinnovata che dia agli agricoltori e alle cooperative un maggiore accesso alle misure volte a migliorare la competitività e ad adattarsi al cambiamento climatico, e in particolare alle carenti disponibilità idriche. 
In aggiunta, con i giusti incentivi, gli agricoltori potrebbero fornire più servizi rurali, quali la protezione degli habitat naturali, la conservazione della biodiversità, la prevenzione delle inondazioni, il miglioramento della capacità di stoccaggio delle acque sotterranee e l'aumento della resistenza al fuoco. Walshe ha altresì ribadito che le modifiche apportate alla Pac del dopo 2013 dovrebbero corroborare la natura comunedella politica.