Compag (Federazione nazionale prodotti per l’agricoltura) contro gli aiuti di Stato "illegali" ai Consorzi agrari. E' questa la motivazione della denuncia presentata dalla Federazione (come capofila) insieme a Fida (Federazione italiana dettaglianti dell’alimentazione) e Confcommercio, presso la DG Concorrenza dell’Unione europea contro la legge 99/2009 che prefigura degli aiuti di Stato ai Consorzi agrari. Lo si legge in una nota diffusa da Compag.

Scopo dell'iniziativa: fare abrogare l’art. 9 della legge 99/2009 del 23 luglio 2009, pubblicata sulla GU del 31 luglio che attribuisce ai Consorzi agrari lo status di cooperative a mutualità prevalente sebbene tali società non abbiano i requisiti previsti dal codice civile.
Questa condizione permette dei benefici fiscali - si legge nel comunicato - e quindi dei mancati guadagni per le casse dello Stato valutabili in (dati 2007):
· 500.000€ annui per la detassazione degli utili destinati a riserve indivisibili (somma per la quale la Commissione del Senato ha previsto la copertura finanziaria);
· 5.000.000€ per minori versamenti dell’Ires (imposta sul reddito delle società) (elaborazione Nomisma su dati di bilancio Unioncamere).
Queste cifre fanno riferimento ai 30 Consorzi in bonis nel 2007 ma sono destinate a lievitare quando, grazie a questi aiuti, gli altri 23 Consorzi agrari che risultano in attività miglioreranno la propria condizione finanziaria.

I motivi della denuncia: distorsione della concorrenza; vantaggi economici per un’unica struttura commerciale che potrà compensare i propri deficit di bilancio senza migliorare l’efficienza delle strutture organizzative; minori introiti per le casse dello Stato che costituiscono un costo per tutti i cittadini; nessun beneficio per le aziende agricole che non usufruiranno né in maniera diretta né indiretta degli aiuti di Stato, avendo di fronte un sistema distributivo meno efficiente; nessun vantaggio per i cittadini e lo Stato in termini di ritorno economico
Costo che per lo Stato è destinato ad aumentare negli anni perché i consorzi agrari saranno avvantaggiati nel rodere quote di mercato ai concorrenti.

Secondo il presidente di Compag, Pietro Ceserani, "la legge nasce dal presupposto sbagliato che i Consorzi agrari svolgano una funzione pubblica mentre in realtà sono strutture prettamente commerciali che agiscono non solo nella fornitura di mezzi tecnici all’agricoltura, ma anche nella produzione di sementi, fertilizzanti e mangimi, nella vendita di prodotti per il gardening ed in alcune realtà anche nella vendita di prodotti agricoli".

 

"Noi siamo nel giusto perché ci atteniamo ad una Legge dello Stato, quantunque sollecitata da noi. Tuttavia Compag, Fida e Confcommercio hanno il diritto di fare ricorso contro la mutualità prevalente concessa ai Consorzi agrari”. Questa la replica del presidente di Assocap, Marco Pancaldi. "La legge 99 – prosegue Pancaldi - non è venuta dal nulla
perché fin dalla loro nascita i Consorzi hanno avuto una loro specificità proprio per il fatto di essere al servizio dellʼagricoltura”
. “Lo dimostra il fatto – conclude -
che nei nostri punti vendita entrano non solo soci ma anche altre tipologie di agricoltori. Ricordo poi che non siamo società a fini di lucro ed anche per questa ragione siamo un bene per lʼagricoltura".