La crisi del settore ortofrutticolo investe da mesi tutti i paesi europei e tutte le produzioni. E' per questo che le organizzazioni cooperaive italiane, spagnole e francesi hanno chiesto oggi alla Commissione agricoltura del Parlamento europeo che il settore rimanga oggetto di un sostegno e di un bilancio adeguato dopo il 2013 e che resti imperniato sulle Organizzazioni di Produttori.
I rappresentanti del settore cooperativo di Francia, Italia e Spagna, che sono i tre principali paesi produttori di ortofrutticoli dell'UE: commercializzano il 76% della produzione comunitaria di frutta e il 64% di ortaggi, hanno presentato oggi, nel corso di un incontro con l’on. Paolo De Castro e altri membri della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, un documento di proposte, chiedendo che venga preso in considerazione in occasione dei prossimi dibattiti che si terranno sul futuro della Politica Agricola Comunitaria e sulle disposizioni specifiche in materia di Ocm (Organizzazione comune di mercato) ortofrutticoli.
"Abbiamo convenuto - ha spiegato Davide Vernocchi, presidente del Settore Ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative –  che i produttori e le loro cooperative debbano rafforzarsi in termini dimensionali e di competitività per fare fronte ad un mercato in cui la domanda è sempre più concentrata. Nello specifico, abbiamo chiesto: il mantenimento di una Ocm ortofrutticoli anche oltre il 2013, dotata di un bilancio specifico per finanziare gli aiuti imperniati sulle OP e sui Programmi Operativi, l'adeguamento e miglioramento degli strumenti di prevenzione e di gestione crisi all’interno dell'OCM in previsione della campagna 2010, la definizione nel quadro comunitario di un sistema orizzontale di "gestione di crisi gravi", capace di garantire un reddito ai produttori.
Le organizzazioni firmatarie del documento sono: Fedagri-Confcooperative, Legacoop-agroalimentare e AGCI-AGRITAL (Italia), Cooperativas Agroalimentarias (Spagna) e FELCOOP, Federazione francese della cooperazione ortofrutticola (Francia).