Fqc Italia ha recentemente incrementato la propria attività di consulenza volta all'ottenimento della Certificazione Gost R, obbligatoria per poter commercializzare prodotti agroalimentari con la Federazione Russa.
"Abbiamo dovuto potenziare questo settore, formando nuovi advisors che potessero accompagnare le aziende italiane all'approccio commerciale con il mercato russo - dice Remo La Farciola, presidente di Fqc - sono i nostri clienti tradizionali che ci hanno richiesto questo nuovo servizio, ed abbiamo subito risposto incrementando risorse e know how".
Il ministero per la Normazione, certificazione e accreditamento russo ha definito uno schema di certificazione dei prodotti, denominato Gost R che prevede procedure, test specifici e l'uso di certificati e marchi di conformità: chi intende esportare in Russia deve dunque far certificare i propri prodotti. Per ottenere la certificazione è necessario produrre una documentazione adeguata, e sottoporre ove richiesto il prodotto ad analisi e prove presso laboratori accreditati dal Gost Standart. La certificazione Gost R è obbligatoria per tutto il settore agroalimentare: può anche essere richiesta a titolo volontario per facilitare le trattative commerciali. Le norme igienico sanitarie Ue, come l'Haccp, non corrispondono a quelle russe, né sono riconosciute. Anche per l'etichettatura esistono vincoli particolari.

"Il mercato russo è in grande crescita, questo non è un mistero per nessuno - ha ribadito Antonio Martino, dell'area Comunicazione e Marketing di Fqc - e le aziende di agroalimentare italiano sono stanche di dover dipendere dagli intermediari stranieri per poter commercializzare con la Russia. Attualmente la produzione ortofrutticola italiana sta incrementando il proprio export verso la Federazione Russa soprattutto grazie al peso di prodotti come kiwi, mele, pere e uva".
Lo Standard Gost R segue uno schema di certificazione abbastanza tradizionale, che ha inizio con il deposito della richiesta presso le autorità russe, e si conclude con l'emissione del certificato che può avere validità da 1 a 3 anni. Fqc Italia non si occupa soltanto di affiancare l'azienda durante la fase di certificazione, ma anche di svolgere analisi di mercato mirate al successo commerciale del singolo prodotto, al fine di garantire il pieno successo delle aziende italiane.

Le fasi della certificazione, sebbene non risultino subito lineari e comprensibili, sono tuttavia facilmente riassumibili. Innanzitutto l'azienda che vuole esportare sul mercato russo deposita la propria richiesta presso le autorità russe; il certificato richiesto può essere legato al singolo lotto, oppure avere valenza annuale o triennale. La successiva fase dell'iter prevede la valutazione documentale dell'azienda e la raccolta dei dati di prodotto: ricetta, schede tecniche, esiti dei controlli in produzione.
Vengono quindi fornite da chi richiede la certificazione le specifiche di prodotto, con schede tecniche dettagliate. Se la documentazione presentata non è ritenuta sufficiente, si può decidere di procedere ad una verifica ispettiva. Viceversa, la verifica verrà eventualmente effettuata in fase di sorveglianza.
Vengono quindi effettuate delle analisi di laboratorio, direttamente in Russia e secondo le metodologie richieste dallo standard. Se il loro esito è soddisfacente viene rilasciata il certificato di conclusione igienico sanitaria.
Il successivo certificato, e tutta la documentazione relativa all'iter, sono in lingua russa (o doppia lingua inglese/russo). I costi per una certificazione di prodotto (non di singolo lotto) prevedono una percentuale fissa (deposito e istruzione della pratica) e una seconda variabile in base alle specifiche del prodotto. La tempistica varia a seconda della tipologia commerciale.