Compratori e operatori da tutto il mondo per la 108ª edizione di Fieragricola, in programma a Veronafiere dal 7 al 10 febbraio. Occhi puntati in particolare sull’Europa dell’Est, America Latina e Cina, Paese che grazie ad un accordo sottoscritto dalla Camera di commercio di Verona, invia una delegazione proveniente dalla città di Nanchino, capitale dello Jiangsu, la regione più produttiva della Cina. La municipalità cinese è a Fieragricola con un obiettivo preciso: sviluppare una rete commerciale nel campo della prima meccanizzazione agricola.
 
La lista di delegazioni estere accreditate a Fieragricola 2008 è piuttosto lunga. Sono previste visite di buyer ed operatori esteri da Croazia, Polonia, Slovenia, Ungheria, Romania, Svizzera, Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Grecia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna, India, Ucraina, Turchia, Israele, Stati Uniti, Iran, oltre a 7 Paesi del Sudamerica e 10 del bacino del Mediterraneo, fra cui Egitto, Tunisia e Giordania.
I Paesi rappresentati alla manifestazione dell’agricoltura sono 29: Germania, Francia, Spagna, Olanda, Austria, Ungheria, Repubblica di San Marino, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Irlanda, Gran Bretagna, Belgio e Lussemburgo, Repubblica Ceca, Russia, Slovenia e poi Canada, Stati Uniti, Brasile, Argentina, Corea del Sud, Giappone, Cina, Tunisia, Israele.
 
Internazionalizzazione, a Fieragricola, quest’anno significa anche un focus sui progetti e le iniziative per lo sviluppo dell’agricoltura nei Paesi in via di sviluppo. In questo ambito, da tempo operano sia la «Multilateral development banks» che la Banca Mondiale, la «Asian Development Bank» e la «Inter-American Development Bank».
Qualche numero per declinare concretamente il concetto. Solamente nel 2007, la «World Bank» da sola ha stanziato oltre 3,1 miliardi di dollari nei settori agricoltura, pesca e foreste nei Paesi in via di sviluppo, confluiti in più di 500 macro-progetti che hanno generato diversi contratti di consulenza, trasferimento di tecnologie e know how, supporti in tema ingegneristico in aree infrastrutturali, di utilizzo dei terreni e nei sistemi di irrigazione in Europa Centro-Orientale, Paesi eurasiatici, Africa, Asia e America Latina.
 
In particolare, recenti progetti approvati dalla Banca Mondiale hanno generato a cascata centinaia di rapporti e partnership per compagnie internazionali. Ad esempio, 17 milioni di dollari sono stati stanziati per un progetto di riforma del sistema agricolo in Serbia, 20 milioni in Macedonia, 100 milioni di dollari sono stati investiti in Etiopia per un progetto di irrigazione e bonifica, mentre in Indonesia 92 milioni di dollari sono serviti per il rinnovamento delle tecnologie agricole e a 37 milioni di dollari ammontano gli investimenti in Argentina per il rilancio dell’agricoltura nelle diverse province.
Fieragricola 2008 coglie l’occasione di presentare alle aziende espositrici tutte le opportunità di investimento, crescita e sviluppo nelle aree rurali dei Paesi dell’Africa, dell’Asia, del Sud America, dell’Europa Centro-Orientale.
A questo scopo, viene allestito uno spazio apposito (stand 11, tra i Padiglioni 6 e 7), dove lo Studio Guizzetti & Associates di Washington, esperto di investimenti internazionali nei Paesi in via di sviluppo e dei sistemi collegati alla «Multilateral development banks», fornisce una consulenza dettagliata sui vari progetti.
 
Le stesse banche («Multilateral development banks», Banca Mondiale, «Asian Development Bank», «Inter-American Development Bank») sostengono anche progetti per lo sviluppo delle energie rinnovabili in agricoltura nei Paesi Terzi. Lo scorso anno, in particolare, la «Inter-American Development Bank» ha diffuso due pubblicazioni sulle bioenergie: «Un progetto per le energie verdi nelle Americhe» e «Una prospettiva globale ai biocarburanti». Due report che indicano come meglio investire le risorse in America Latina.
Ma le opportunità per costruire impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, produrre e commercializzare energia verde riguardano anche altri Paesi in via di sviluppo in Africa, Asia ed Europa Centro-Orientale.
Recentemente, infatti, la «Multilateral development banks» ha approvato progetti per la competitività agroenergetica nei seguenti Paesi: Brasile (120 milioni di dollari per biocarburanti), biodigestori in Nepal (5,5 millioni di dollari), biogas in Cina (6 milioni di dollari), analisi e studi in Mozambico, Oceania, Haiti, Guatemala, El Salvador, Repubblica Dominicana.

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