Hanno partecipato 200 allevatori all’asta di arieti merinizzati svoltasi ieri - 11 dicembre 2017 - al Centro selezione di Laurenzana (Potenza), dove si lavora per rafforzare le attività di miglioramento genetico non solo della razza bovina podolica, ma anche della pecora merinizzata, patrimonio di tutto il territorio centro-meridionale, da cui si ricavano carne, latte e lana di ottima qualità. Durante l’asta sono stati battuti esemplari che hanno raggiunto fino a 1000 euro di valore a capo.

Oggi la Basilicata con circa mezzo milione di capi iscritti, è la quinta regione italiana dopo Sardegna, Sicilia, Lazio e Toscana. E il lavoro sulla genetica della pecora merinizzata del Centro di selezione di Laurenzana mira a migliorare la resa e la qualità della carne e del latte.

“Ancora una giornata straordinaria - ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, Luca Braia - tra gli allevatori ovini di Basilicata, ma anche provenienti dalla Calabria, dalla Campania, dalla Puglia e dall'Abruzzo, accorsi per l’Asta degli arieti di razza merinizzata Italiana, manifestazione nazionale che come Regione abbiamo voluto ospitare e sostenere, organizzata dall’Associazione regionale allevatori di Basilicata in collaborazione con l’Associazione nazionale della pastorizia”.

Secondo l’assessore Braia il comparto zootecnico lucano, anche grazie al lavoro di miglioramento, diventa "sempre più strategico" e “deve tendere sempre più ad organizzarsi in filiere che chiudano il ciclo anche con la commercializzazione, su mercati nei quali il consumatore richiede sempre più tracciabilità e sicurezza alimentare”.

Una buona pratica in tal senso già esiste: una cooperativa che raggruppa circa 50 allevatori con garanzia di qualità e che commercializza oltre 10mila capi l'anno“E fa registrare numeri in continua crescita e vede alla base l’indicazione dell’origine delle carni degli agnelli allevati in Basilicata, attraverso il marchio collettivo d’area per l'Agnello delle Dolomiti lucane – sottolinea Braia. Per l’Agnello delle Dolomiti Lucane è in corso di elaborazione un disciplinare di produzione per proporre l’Igp.