Arriva dalla ITPhotonics, giovane startup veneta fondata nel 2014, una piccola rivoluzione nell'alimentazione dei ruminanti, in grado di avvicinare le razioni formulate dall'alimentarista a quelle effettivamente consumate dall'animale e perciò di aumentare il benessere della mandria e di migliorare le performance aziendali, riducendo sprechi e costi.

Merito di un avanzato laboratorio analitico portatile basato sulla tecnologia Nir (Near infrared ray) e chiamato Polispec, in grado di emettere un raggio di luce infrarossa.
Puntato sulla massa da analizzare, esso genera una reazione che viene letta dallo strumento e, grazie al software gestionale a corredo, viene prontamente trasformata in precise misurazioni del contenuto nutrizionale (acqua, proteine, grassi, fibra, ecc.).

Grazie alla collaborazione con diversi centri universitari, la startup ha ampliato la sensibilità dello strumento, che oggi è utilizzabile in sei differenti momenti della filiera agrozootecnica.

Lo strumento può infatti essere innanzitutto impiegato direttamente in campo sulla foraggera, per valutare il grado di maturazione della pianta e stabilire il momento di raccolta più opportuno ai fini della conservazione e della resa in stalla.

Montato sulla trincia o sul big-baler, Polispec può poi fornire suggerimenti immediati su come migliorare le modalità di raccolta (ad esempio, sulla necessità di regolare l’altezza della barra) e, in abbinamento ai sistemi di georeferenziazione, creare una vera e propria 'mappa della qualità' in campo.

Successivamente l’innovativo strumento può servire per valutare l'attitudine all’insilamento del trinciato fresco e raccogliere indicazioni su come ottimizzare il processo di conservazione, e anche per valutare l’effettivo profilo nutrizionale degli insilati già conservati in trincea, dei balloni stoccati nel fienile e delle diverse materie prime d’acquisto.
Conoscenze, queste, che possono risultare estremamente utili all'allevatore (ad esempio nel rapporto con il fornitore), ma fondamentali anche per l'alimentarista, che nella formulazione della razione può usufruire di valori reali anziché dei valori medi desunti dalla letteratura.

Polispec può inoltre essere montato sul cassone dei carri miscelatori (solo quelli a marchio Faresin) per valutare il contenuto nutrizionale e il grado di omogeneità dell’unifeed, e può essere utilizzato direttamente sull'alimento distribuito in greppia, per valutarne il livello di demiscelazione e dunque ridisegnare la razione o la sequenza di preparazione in modo che l'animale non possa separare e ingerire soltanto gli ingredienti a lui più graditi.

Infine Polispec può essere utilizzato sulle deiezioni, per valutare la reale digeribilità della dieta, o anche avere indicazioni sulle potenzialità fermentative in funzione della produzione di biogas, o ancora sulle potenzialità concimanti.

Durante la presentazione in anteprima per l'Italia, avvenuta a Sarcedo (Vi), oltre ai benefici teorici ricordati dai docenti delle Università di Padova, Bologna e Piacenza, sono state presentate le rilevanze pratiche attraverso le testimonianze dirette dei primi proprietari dello strumento. Da quanto esposto in tale frangente, la possibilità di disporre di misure precise, in tempo reale e in continuo, comporta benefici a tutte le figure economiche che operano nel settore dell'alimentazione animale e delle produzioni foraggere. Dall'agricoltore al terzista, dall'alimentarista all'allevatore.

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