La Regione Puglia dice no alla modifica del disciplinare di produzione della mozzarella di bufala campana Dop con il parere degli uffici dell’Assessorato all’agricoltura.

Tutto l’articolato è stato bocciato in pieno: dal congelamento alle varianti sulla fumigatura.
La notizia è stata diffusa sabato 14 ottobre 2017 con un comunicato stampa della Regione Puglia. A differenza dei pronunciamenti dei consigli regionali di Molise e Campania, pure contrari, che impegnano le rispettive giunte a provvedere, in questo caso il no della Puglia viene proprio dagli uffici deputati al parere da inviare a Roma.

E l’assessore all’agricoltura della Puglia, Leonardo Di Gioia esprime: "Piena soddisfazione per il parere tecnico contrario espresso dagli Uffici regionali in merito alle modifiche al Disciplinare di produzione della mozzarella di bufala campana Dop".
"Si tratta di modifiche che si sarebbero concretizzate, se approvate, in un disconoscimento dell'unicità del processo produttivo della mozzarella Dop, che è, e deve essere, rappresentativa di una storia, di una cultura e di una tradizione territoriale" ha aggiunto l’assessore pugliese.

Il 31 maggio scorso il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop aveva formulato al ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali una richiesta la modifica del disciplinare di produzione che prevedeva, tra l’altro, il congelamento del prodotto finito, l’aggiunta nella fase di preparazione anche di caglio microbico o vegetale, invece del solo utilizzo del caglio naturale, ma anche di superare gli attuali limiti relativi alla forma e al peso.

Le modifiche proposte riguardavano inoltre l’impiego di preparati a base di fumo di legna liquido per effettuare la fumigatura e il condizionamento a temperature di -18°C, che, secondo Di Gioia: "Avrebbero causato la possibile dequalificazione del prodotto e la modifica sostanziale del processo produttivo, facendo, di fatto, perdere alla mozzarella di bufala campana la sua caratteristica di formaggio fresco".