Una nuova Dop per la Mozzarella - questa volta tutta made in Puglia – è l’obiettivo dell’associazione temporanea di scopo “Trecce dei Trulli”, presieduta da Pietro Laterza, costituitasi nel 2011 e che nei giorni scorsi, a Gioia del Colle ha organizzato, la pubblica audizione per la “Mozzarella di Gioia del Colle Dop” con la quale è stato illustrato il disciplinare di produzione, già approvato da Regione Puglia nello scorso aprile.
A questo punto, in mancanza di osservazioni, il ministero delle Politiche agricole provvederà a decretare la protezione nazionale transitoria, in vista della trasmissione del fascicolo a Bruxelles per l'esame della Commissione.

“Siamo soddisfatti che si compia un altro, importante, passo verso il riconoscimento della Dop Mozzarella di Gioia del Colle. La mozzarella, eccellenza gastronomica del territorio, è prodotta anche in alcuni comuni della provincia di Taranto, che vantano una grande tradizione casearia”. E' ciò che dichiara Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Taranto, in merito al percorso per la Dop intrapreso dalla “Mozzarella di Gioia del Colle”.
 

Area di produzione

La Dop comprenderà, infatti, i territori dei comuni di Castellaneta, Crispiano, Laterza, Martina Franca, Massafra, Mottola per la provincia di Taranto e di Acquaviva delle Fonti, Alberobello, Altamura, Casamassima, Cassano delle Murge, Castellana Grotte, Conversano, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Locorotondo, Monopoli, Noci, Putignano, Sammichele di Bari, Santeramo in Colle, Turi per la provincia di Bari.

Il progetto è nato anche grazie al contributo dei Gruppi di azione locale e dell'Associazione allevatori Puglia. A Gioia del Colle, i funzionari del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, coadiuvati dai rappresentanti della Regione Puglia, alla presenza di allevatori e trasformatori rappresentati delle associazioni datoriali e delle autorità istituzionali e politiche, hanno dato pubblica lettura del disciplinare di produzione della Dop.

Su incarico dell’Ats “Treccia dei Trulli”, presieduta da Pietro Laterza, il disciplinare è stato redatto da Michele Faccia dell’Università degli Studi di Bari-Aldo Moro, da Giuseppe Mangini dell’Associazione regionale allevatori Puglia e da Giuseppe Genco della Cna ed esponente del Gal-Terra dei Trulli e di Barsento.