Che prima o poi Bruxelles possa presentare il conto all'Italia per non aver riscosso dagli allevatori le multe latte lo si sa da tempo.
L'ultima “puntata” di questa lunga vicenda risale al settembre dello scorso anno, quando l'Italia è stata deferita alla Corte di giustizia Ue per il mancato recupero delle multe dal 1999 al 2009 per un importo di 2 miliardi e 305 milioni di euro.
Per chi volesse ripercorrere le tappe di questo complesso argomento suggeriamo di leggere l'approfondimento pubblicato su AgroNotizie.
 

Italia colpevole

Ora la vicenda si arricchisce di un nuovo capitolo, con la recente dichiarazione dell'avvocato Generale della Corte di giustizia europea, Eleanor Sharpstone, che suggerisce alla Corte di giustizia europea di dichiarare l'Italia inadempiente.

Aumentano così le probabilità di una sentenza avversa all'Italia, che comporterebbe il recupero del dovuto dagli allevatori che non hanno rispettato i limiti imposti dal regime delle quote latte.
E se recupero non ci sarà, scatteranno sanzioni.
 

Aspettando la sentenza

Tenuto conto che in molti casi le multe non sono più esigibili (molte aziende nel frattempo hanno chiuso i battenti), dalle cifre iniziali di oltre due miliardi di euro da recuperare si è scesi a 1,3 miliardi. Comunque una bella cifra.

E si riapre la minaccia, più volte annunciata e poche volte praticata, che alle porte delle stalle bussino gli esattori per notificare gli importi da riscuotere.
L'ultima parola spetta comunque alla Corte di giustizia. Vedremo se la sua sentenza si allineerà o meno ai suggerimenti dell'avvocatura generale.