Per i nostri ingrassatori del Nord-Est sono tempi duri. Tra i prezzi del ristallo francese in continua tensione e i consumi di carne bovina in inesorabile flessione, stare in piedi diventa una questione di alchimie. In questo sconfortante quadro può tuttavia risultare strategico proporsi sul mercato con una carne particolare, gustosa e digeribile ma al tempo stesso "naturalmente migliorata" dal punto di vista nutrizionale. Cioè povera di colesterolo e ricca di acidi grassi salutari come Cla e Omega 3.

E' quanto è riuscita a fare l'azienda agricola Al.Be. di Campodarsego (Pd), l'allevamento di bovini da carne della famiglia Andretta che ha ospitato la seconda edizione della "Nutreco farm academy beef".
Il segreto? Come hanno potuto appurare gli oltre cento allevatori che hanno preso parte all'evento, non c'è un singolo segreto, ma quel giusto cocktail di fattori - benessere animale, uso responsabile del farmaco, alimentazione curata, management attento e capace - che sono oggi alla base di qualsiasi impresa zootecnica di successo.

Certo, l'attenzione concessa alla composizione e alla preparazione della miscelata qui assumono un ruolo di assoluto rilievo. E non parliamo degli ingredienti di base, quasi tutti di provenienza extra-aziendale vista la limitata disponibilità di terreno di cui soffre l'azienda, quanto piuttosto della concomitante presenza di almeno tre fattori agenti in stretta sinergia: una razione particolare, caratterizzata dal basso tenore proteico e dall'elevato contenuto energetico (amido e grassi), prodotta quotidianamente con la massima attenzione e distribuita una volta al giorno; l'inserimento in razione di un nucleo di produzione aziendale, che garantisce un'integrazione uniforme all'intero effettivo e dunque prestazioni omogenee; un carro miscelatore dai coltelli ben affilati che tagliano la razione in modo regolare e soprattutto preservano l'integrità fisica della componente fibrosa, per sbarrare così la porta all'acidosi ruminale, altrimenti probabile visti gli elevati livelli di amido.

Ma forse il vero snodo è dato dai componenti della già citata premiscela prodotta in azienda, offerta in ragione di 0,8-1,2 kg capo giorno: oltre alle fonti proteiche o comunque "classiche", qui ci sono anche i semi di lino estrusi, che garantiscono un elevato apporto di acidi grassi insaturi Omega 3, e un particolare integratore che arricchisce la razione di Cla e di acidi grassi insaturi Omega 6.
In virtù di un nucleo così concepito, il tenore proteico dell'intera razione può essere contenuto (11,5-12% nei maschi) senza ripercuotersi negativamente sulle performance di crescita, e le rese di macellazione vanno addirittura al di sopra degli standard di razza. Per non parlare della qualità della carne, degna del nutrizionista più esigente ma anche del più raffinato gourmet.

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