I consumi di carne bovina sono in costante flessione. Era già accaduto nel 2015, che ha segnato un calo di oltre il 6%, ed è proseguito nel 2016 con una riduzione del 4,8% nei soli primi nove mesi dell'anno passato. Lo confermano le puntuali analisi di Ismea, l'Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare. Colpa della crisi economica, verrebbe spontaneo pensare.

Meno soldi per la tavola hanno costretto i consumatori a fare scelte diverse. Una spiegazione che non convince del tutto. Anche carni meno costose, come quelle avicole e quelle di suino, hanno subìto una sorte analoga.
Nel 2016 le carni suine hanno perso per strada il 6,9% dei consumi e anche le carni avicole registrano un calo, sebbene in misura più modesta (-2,6%). Per contro le carni elaborate, rosse e bianche, hanno fatto registrare un aumento dei consumi, a dispetto del loro maggior prezzo.

Non solo soldi
La sola componente economica non è sufficiente da sola a motivare questa evoluzione dei consumi. Sul piatto della bilancia occorre mettere altri fattori, non ultimo il susseguirsi di allarmismi, veri o presunti, che puntano il dito sulle carni, spesso a torto. Spinti dall'una o dall'altra motivazione aumenta così il numero di consumatori pronti a cambiare le proprie abitudini alimentari.

Un Osservatorio
Questo lo scenario, quali conclusioni trarne? Difficile un'inversione di tendenza per il 2017, che tuttavia potrebbe lasciare aperte le porte ad una crescita dei consumi delle carni in alcuni segmenti, come quelle elaborate o quelle di eccellenza.
Sulla scorta di queste motivazioni Agriumbria, la mostra nazionale dell'agricoltura, zootecnia e alimentazione, in programma a Bastia Umbra (Pg) dal 31 marzo al 2 aprile 2017, ha scelto di istituire un "Osservatorio" sul consumo nazionale di carne.
Il primo rapporto dell'Osservatorio sarà presentato in apertura della prossima edizione, che già si presenta ricca di molti contenuti, sia per il numero di espositori, sia per gli incontri in programma.

Qualche suggerimento
Al nuovo Osservatorio l'augurio di buon lavoro, e l'invito a svolgere il suo compito in sinergia con quanti si occupano dello stesso argomento. Semmai aggiungendo fra i suoi obiettivi quello di contribuire ad un'informazione corretta sul ruolo della carne nell'alimentazione.
Troppi gli esperti improvvisati che pontificano su questo argomento, da una parte e dall'altra.
Agriumbria, forte della sua specializzazione come mostra agricola e zootecnica in particolare, potrebbe rappresentare un "contenitore" ideale per fornire risposte corrette e puntuali, anche oltre il puro momento fieristico.