Dalla maiscoltura alla zootecnia, dalle soluzioni per il benessere animale e le cure omeopatiche per gli animali da reddito al focus sul futuro della razza Frisona nello scenario dell’allevamento da latte, fino al contoterzismo digitale. Sono alcuni dei temi che saranno trattati nel corso dell’89° Fiera agricola zootecnica italiana, Fazi, in programma al Centro Fiera di Montichiari (Bs) dal 17 al 19 febbraio prossimi.

"Sempre di più la conoscenza è una variabile determinante per affrontare un percorso di crescita delle imprese agricole e zootecniche, finalizzato alla competitività e al miglioramento del reddito – afferma il direttore del Centro Fiera di Montichiari, Ezio Zorzi -. Anche quest’anno, nell’ambito della Fazi, gli operatori che visiteranno la fiera si troveranno di fronte ad eventi di formazione e dibattito in grado di trasmettere le innovazioni utili per il mondo agrozootecnico".

Programma

Venerdì 17 febbraio alle 9.00 (Sala Scalvini) si parlerà di "Silomais 2.0 - La nuova maiscoltura al servizio della zootecnica", promosso da Edizioni L’Informatore Agrario.

Alle 10.00 (Sala Pedini) il convegno tecnico promosso dall’Associazione nazionale degli allevatori di razza Frisona italiana e dall’Associazione interprovinciale degli allevatori di Brescia e Bergamo sul dal titolo "La Frisona del futuro. Prospettive per salute, benessere, impatto ambientale e controllo consanguineità". Dopo i saluti del presidente dell’Aipa di Brescia e Bergamo Germano Pè e del presidente di Anafi Maurizio Garlappi, i responsabili degli uffici tecnici di Anafi introdurranno il tema "Prospettive per salute, benessere, impatto ambientale e controllo consanguineità nella Frisona italiana"; a seguire l’intervento di Philippe Maelle, coordinatore in Francia del progetto Genosanté sul "Miglioramento della salite produttiva della vacche da latte attraverso la selezione genomica e la gestione aziendale"; Filippo Miglior, responsabile di ricerca e sviluppo del Canadian Dairy Network, illustrerà come "Ottimizzare la raccolta dati nell'era della genomica: dagli allevamenti ai centri di valutazione genetica e ai centri di ricerca". A seguire la discussione e la chiusura dei lavori.

Alle 10.30 (Sala 4), Confagricoltura Brescia, Unione provinciale Agricoltori,Upa, di Brescia promuove una tavola rotonda dal titolo "Suinicoltura italiana tra certezze ed incognite".
 
Alle 14.00 (Sala Scalvini) i visitatori potranno partecipare al workshop dedicato a "L’utilità del tannino di castagno come integratore in alimentazione animale", evento promosso dall’Informatore ZootecnicoEdagricole, in collaborazione con Sadepan Chimica srl. L’attenzione sarà incentrata sull’impiego dei tannini come integratori alimentari in zootecnia, dai ruminanti agli avicoli, ai suini. Moderatore dell’incontro sarà Cesare Fazzini. Le relazioni in programma: "L'allevamento della bovina da latte: produttività e sostenibilità economica", a cura di Claudio Marangoni, direttore dell’Associazione Veneta Allevatori; "Esistono alternative agli antibiotici in avicoltura e suinicoltura?", del professor Mauro Antongiovanni dell’Università degli studi di Firenze; "Effetti dei polifenoli nell’alimentazione dei ruminanti", a cura del professor Marcello Mele dell’Università degli studi di Pisa; "Più salute e più performance con Saviotan Feed, di Cesare Fazzini, responsabile commerciale Business Unit Saviotan.

Alle 15.00 (Sala 4) Aia, Associazione italiana allevatori promuove l'incontro tecnico dal titolo "L’evoluzione della informazione in azienda: dati, sensori, nuove tecnologie", introdotto da Roberto Nocentini, presidente Aia, e moderato da Claudio Destro, vicepresidente Aia. Le relazioni in programma: "Zootecnia di precisione: istruzioni per l’uso"  a cura della professoressa Marcella Guarino (Università Milano); "Precision farming: la sala di mungitura come centro nevralgico della raccolta dati dell’azienda", a cura di Maurizio Ruggeri (Ceo Milking division Tdm); "Le potenzialità dei dati di precision farming per la selezione genetica e il benessere degli animali", a cura di Stefano Biffani (Ricerca e sviluppo Aia), "Gestione ottimizzata dello stress da caldo: un caso concreto", a cura di Matteo Boggian (responsabile zootecnico Maccarese Spa); "Precision farming: applicazioni per la gestione dell'alimentazione nell'allevamento bovino", a cura del professor Igino Andrighetto (Università di Padova).

Sabato 18 febbraio, alle 9.30 (Sala Scalvini), si terrà la tavola rotonda su "Costi, ricavi e redditività della produzione del latte", promossa dall’Informatore Zootecnico – Edagricole. Interverranno: Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia sulla "Stima dei costi di produzione del latte in Lombardia"; Bruno Costa, coordinatore dei tecnici di Arav sulla "Stima dei costi di produzione del latte nel Veneto"; Carlo Lovati, tecnico Sata/Aral, parlerà dei "Software di Aral Lombardia per la gestione economica della stalla da latte"; Kees De Roest, responsabile del settore economico e dei mezzi tecnici del Crpa, farà un "Confronto tra il costo di produzione del latte in Italia e quello all’estero"; Gianpiero Calzolari, presidente del Gruppo Granarolo, traccerà un "Confronto tra i costi unitari di produzione e i più recenti prezzi del latte".

Alle 14.30 (Sala Scalvini), le imprese di meccanizzazione agricola animeranno il workshop sui "Contoterzisti digitali: niente è più duraturo del cambiamento". L’evento, promosso da Cobo, Uncai e Agrogest, sarà l’occasione per un confronto di idee su un nuovo modo di interfacciarsi con le macchine agricole, i sensori e i computer, mantenendo al centro la professionalità degli agromeccanici.

Alle 14.30 (Sala 4), è in programma il convegno dal titolo "Applicazioni dell’Ozono per una zootecnia innovativa", promosso da Copagri e Multiossigen. Interverranno: Manuele Camolese, amministratore delegato di Multiossigen srl, su "Ozono e sue applicazioni in zootecnia e veterinaria"; Luigi Bonizzi, professore ordinario di malattie infettive del dipartimento di Medicina veterinaria dell'Università di Milano, sugli "Approcci innovativi per la riduzione degli antibiotici nella filiera zootecnica"; Paolo Garbelli, medico veterinario esperto in medicina biologica sui "Risultati ottenuti in un’azienda suinicola".

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