Grazie al negoziato con il Mipaaf, le Regioni hanno ottenuto la possibilità di una destinazione di un ulteriore plafond di aiuti accoppiati nell’ambito dei premi Pac. Soddisfatto l’assessore regionale all’Agricoltura della Regione Veneto Giuseppe Pan, per i buoni risultati ottenuti in termini di concessione da parte del Veneto stesso.
"Siamo riusciti a ottenere 32 milioni di euro a favore del vitellone - spiega l’assessore - suddivisi in quattro tranches per una quota di 8 milioni all’anno da qui al 2020. In questo modo i nostri allevatori beneficeranno di un aumento del contributo per la macellazione del vitellone pari a circa 9 euro in più per capo rispetto agli anni 2015 e 2016".

La trattativa è stata condotta a Roma dall’assessore Pan, presente alla Commissione Politiche agricole della Conferenza Stato-Regioni, durante la quale è stata conclusa la negoziazione sui pagamenti accoppiati della Pac.
"All’interno del regime del pagamento unico dei comparti produttivi in difficoltà - sottolinea l’assessore - sono garantiti degli aiuti accoppiati, in aggiunta al premio Pac, collegato ai titoli, percepito da tutti gli agricoltori attivi. La distribuzione di questo plafond di fondi comunitari, che in Italia ammonta a un totale di 400 milioni di euro all’anno, viene effettuata tra settori e quindi in ultima analisi tra le Regioni italiane su coordinamento del Mipaaf.
Abbiamo inoltre ottenuto un incremento di 14 milioni all’anno per la zootecnia da latte: un traguardo positivo conseguito garantendo la presenza assidua del Veneto ai tavoli romani"
.

Sarà Avepa, l’organismo pagatore della Regione Veneto, a versare agli agricoltori aventi diritto le somme relative ai pagamenti.

"Il Veneto è la terza Regione in Italia per valore della produzione zootecnica - conclude Pan - e chiede da tempo un aggiornamento della politica agricola comunitaria e in particolare delle misure di sostegno alla zootecnia. Siamo soddisfatti di questo risultato finale, che ha portato aiuti concreti a coloro che hanno investito nell’attività zootecnica e desiderano continuare a produrre con alti livelli di sicurezza e qualità”.

Rimangono confermati gli importi già previsti in precedenza per gli altri settori come ad esempio, per il Veneto, la soia, la barbabietola, il riso e il pomodoro da industria.