Parola d’ordine qualità. Per resistere in un settore come quello del latte, oggi – nel dopo quote - spazzato dai venti di una concorrenza senza regole, l’unica garanzia resta puntare sull’eccellenza. Questo il messaggio forte uscito dall’assemblea dei soci di Latteria Soligo, riunita lo scorso 18 aprile nella sua sede centrale a Soligo, per approvare i risultati di esercizio 2014. Qualità che entra in ciascuna delle 200 stalle dei soci conferitori (tra Veneto e Friuli Venezia Giulia) per migliorare il benessere animale e l’efficienza dell’aziende, anche attraverso la collaborazione con le Università con l’obiettivo di innalzare costantemente la già altissima qualità del latte Soligo. Qualità dei sistemi produttivi nelle centrali del latte e nei caseifici Soligo (dalla storica sede di Farra di Soligo, a Caposile, da Breganze a Mareno) con costanti investimenti di ammodernamento e attraverso la ricerca per nuovi prodotti attenti alle esigenze dei consumatori.

Una qualità che paga come dimostrano i risultati del conto consuntivo 2014. Latteria Soligo ha visto crescere il fatturato del 6% (da 65 a 69,3 milioni di euro), ha visto aumentare la produzione (+8% il latte conferito dai soci) e soprattutto è riuscita ad assicurare un giusto prezzo alla propria base associativa. Il giorno precedente l'assemblea, infatti, l’annuncio del conguaglio di dividendi per quasi 1,5 milioni di euro. Una cifra che ha consentito di far raggiungere al prezzo del latte pagato ai soci di Latteria Soligo i 0,50 euro/litro contro la media nazionale ferma a 39 euro/litro. “Un dividendo che torna alle nostre aziende per essere reinvestito e continuare a migliorare i processi produttivi e la qualità del nostro latte – ha spiegato il presidente di Latteria Soligo, Lorenzo Brugnera -  specialmente in questo particolare momento storico. Eliminata la protezione delle quote latte, la sfida che abbiamo di fronte è quella di un mercato libero dove potremo resistere solo se innalziamo efficienza e qualità. L’importante risultato sul piano del fatturato dimostra che i consumatori riconoscono ai prodotti Soligo una qualità superiore”.

Negli ultimi due anni ormai Soligo ha avviato una politica di crescita sui mercati nazionali e stranieri. Anche se l’area di riferimento resta quella del Nordest, vi sono segnali estremamente positivi dal mercato interno: +25% il fatturato nel Nordovest (che rappresenta ormai il 6% del fatturato Soligo), e +35% nell’area del Centro Italia (che è oggi il 3,6% del fatturato). Fette di mercato importanti che Latteria Soligo ha conquistato in particolare in Lombardia, Piemonte e Toscana. Senza dimenticare l’export: +500 mila euro nel 2014 (che ha segnato l’ingresso nel Regno Unito, in Austria e il consolidamento in Svizzera).

Tutto questo nonostante una contrazione dei consumi interni del -2,7%, che per il latte fresco è arrivata a -6%. “Risultati – ha concluso il presidente Brugnera - che ci premiano per la nostra filiera produttiva, che garantisce eccellenza e controlli, per la qualità di prodotti fortemente radicati nel territorio e garantiti da marchi di tutela – dal Latte Soligo Alta Qualità Qv ai formaggi Dop – per la rispondenza alle esigenze dei consumatori: dalle nuove linee biologiche (latte, mozzarella e a breve stracchino) ai prodotti a basso contenuto di lattosio. La nostra responsabilità è guardare al futuro puntando su ricerca, sviluppo e territorio, solo così una piccola realtà come la nostra potrà resistere alla concorrenza dei grandi colossi internazionali. Non dimenticando una gestione oculata che punti a patrimonializzazione e ottimizzazione dei processi produttivi ma soprattutto la nostra natura mutualistica che, come cooperativa del territorio forte di oltre 130 anni di storia, si fonda su forti valori etici e ci vede impegnati a contribuire alla crescita culturale e sociale del territorio”. Tanti i progetti che hanno visto e vedono Soligo impegnata: dal progetto Pollicino per Fondazione di Comunità (a sostegno dell’infanzia in difficoltà) a Soligo Reload per il turismo e la cultura del Solighese.