Dobbiamo prepararci ad un cambio di fase e lo stiamo facendo in sinergia con le associazioni, le imprese e la grande distribuzione, mettendo in campo diversi strumenti. Mi riferisco ad esempio al logo unico per il latte italiano e al Fondo per la qualità del latte, previsto nell'ultima Legge di Stabilità, con una dotazione di 108 milioni di euro. Entriamo in una stagione nuova che deve innanzitutto partire da una migliore strategia di posizionamento e di rafforzamento della nostra tipicità, dell'esperienza e del valore del latte fresco italiano, dei nostri formaggi Dop, della tracciabilità e della qualità dei nostri prodotti. Su queste partite abbiamo già aperto una serie di battaglie anche in sede europea, dove abbiamo già ottenuto la rateizzazione senza interessi per le multe della campagna 2014/2015. Andremo avanti su questa strada per tutelare il reddito dei nostri allevatori e promuovere al meglio il nostro latte”. Il ministro Maurizio Martina è intervenuto ieri a Roma alla manifestazione degli allevatori, organizzata da Coldiretti, in occasione della fine del regime delle quote latte.

Per la prima volta – ha proseguito il ministro – abbiamo un logo unico per il latte fresco italiano e avvieremo una campagna di promozione mai fatta in questo Paese per rilanciare i consumi. Da qui ripartiamo per sostenere il settore, lavorando anche in prospettiva. Nel 2016, infatti, avvieremo il programma europeo 'Latte nelle scuole'. C'è poi un grande tema aperto che è il rafforzamento degli strumenti contrattuali e una migliore organizzazione interprofessionale della filiera, soprattutto a sostegno degli allevatori. Il Governo c'è, vuol fare la sua parte, lasciandosi alle spalle anche una cattiva gestione del settore lattiero-casearioSul fronte delle multe per lo sforamento delle quote latte, in dieci mesi abbiamo fatto quello che non è stato fatto in dieci anni. Personalmente ritengo che il punto fondamentale sia il rispetto delle regole, a garanzia dei tantissimi allevatori che hanno fatto sacrifici in tutti questi anni”.

Il piano straordinario per il latte italiano
Per affrontare la fine del regime delle quote latte il ministero delle Politiche agricole ha messo a punto azioni strategiche per il comparto lattiero caseario. Il Piano straordinario poggia su due pilastri fondamentali: dare una risposta immediata agli oltre 35mila allevatori italiani nei mesi a ridosso della cessazione del regime delle quote latte e provvedere a un urgente riordino delle relazioni commerciali nella filiera.

I principali interventi:
• Fondo latte di qualità, istituito con la Legge di stabilità 2015
• Logo “100% Latte italiano”
• Intervento sui rapporti di filiera e interprofessione
• Contrasto alle pratiche di mercato sleali in collaborazione con Antitrust
• Promozione ed educazione alimentare con latte nelle scuole nel 2016
• Sostegno all'export e tutela dalla contraffazione dei grandi formaggi Dop.

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