È uno dei punti di riferimento per chi si occupa del comparto lattiero caseario. Tabelle, grafici, approfondimenti, confronti. Il sito Clal offre gli strumenti per comprendere i mercati di latte e formaggi. A livello mondiale.
AgroNotizie spesso si è servita di Clal come fonte e come spunto di riflessione per scrivere articoli e servizi.

Abbiamo intervistato Angelo Rossi, mantovano di Sermide, paese a un tiro di schioppo dall’Emilia, che di Clal è stato il fondatore e ne è ancora l’anima, insieme alla sua squadra.

Rossi, quando nasce Clal.it e per quale motivo?
Nasce nel 2003 per la passione che ho sempre avuto per il settore lattiero caseario e perché ho incontrato Carlo Zapponi, un giovane informatico, che oggi lavora al giornale londinese The Guardian. Collabora ancora con noi, mentre al Guardian si occupa di data visualization”.

Che cosa faceva prima?
Il dirigente industriale nel settore lattiero caseario. A 60 anni ho iniziato a studiare inglese, italiano (sì, l’italiano), il funzionamento del computer. A 65 anni è entrata in Clal la prima collaboratrice, poi piano piano ci siamo ingranditi”.

Quanti lavorano nella squadra di Clal?
Oggi lavorano 10 persone in Clal e questo è possibile grazie al sostegno di imprese e associazioni che credono nel nostro sito”.

Quanti sono i visitatori del sito e da quanti paesi?
Nel 2014 i visitatori sono stati 519.000, di cui il 39% collegati da 194 Paesi, per un totale di 1.6 milioni di pagine visitate”.

Come pensa di aver costruito un’autorevolezza e una credibilità indiscussa per il comparto lattiero caseario?
Con la serietà, l’esperienza, l’impegno quotidiano per 365 giorni e con la presenza di giovani e over 60 con esperienza, che sono appassionati a questo settore”.

Le linee guida presentate al Tavolo latte al Mipaaf nei giorni scorsi sono efficaci, secondo lei?
Ho letto un’agenzia di stampa sull’incontro, ma non ho informazioni dettagliate per esprimere una valutazione. È auspicabile che gli operatori della filiera credano nel Tavolo e in quanto è stato deciso di realizzare”.  

Che cosa servirebbe per la ripresa della filiera lattiero casearia nazionale? E a livello internazionale?
Non c’è dubbio che bisogna agevolare maggiormente l’export italiano. A livello internazionale, in considerazione della globalizzazione, servirebbe una Commissione europea dell’Agricoltura maggiormente orientata al mercato”.

Uno dei problemi denunciati dalla filiera è una eccessiva volatilità dei prezzi. Quale soluzione propone?
Conoscere in tempo reale i dati, cioè prezzi, quantità prodotte, import ed export dei mercati nazionali e internazionali”.

Il ministro Martina ha annunciato che istituirà una Commissione interprofessionale Latte, con esperti indicati dalla filiera, alla quale affidare il compito di indicare le buone pratiche, le tendenze dei prezzi e dei costi di produzione. Se la invitasse a farne parte, accetterebbe?
Insieme ai miei giovani, certamente”.