L’agropirateria continua a essere al centro delle cronache. Un fenomeno, quello dei falsi, delle imitazioni e dell’utilizzo indebito del nostro nome e del nostro marchio che produce un danno complessivo annuo, solo per il Grana Padano, di circa 1 miliardo di euro: 700 milioni all’estero e 300 milioni in Italia”. Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano, commenta così la notizia che arriva dal Salone internazionale dell’alimentazione di Parigi dove, in uno stand di un’azienda della Lettonia, è stato accertato l’utilizzo illecito delle Dop Grana Padano e Asiago.

Lo stesso film che abbiamo già visto in mille altre occasioni – prosegue il direttore Berni –, in questo caso esposizione di forme e pezzi di formaggio prodotti in Lettonia, del tutto simili per aspetto morfologico, colore e pezzatura ai nostri prodotti, addirittura riportando in etichetta sulle confezioni in lingua italianala ricetta tradizionale’ e i nomiGrana’ e ‘Asiago’. Immediatamente il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali italiano, attraverso l’Ispettorato che opera contro le repressioni e le frodi (Icqrf), ha emanato un'ordinanza internazionale di blocco dell’usurpazione contro la società lettone, rea della contraffazione”.

L’Icqrf – prosegue Berni - ha quindi immediatamente coinvolto le corrispondenti autorità francesi e la Commissione europea dell’Agricoltura impugnando l’art. 13 del Reg. Ue n. 1151/2012 che protegge e tutela le Dop e le Igp su tutto il territorio dell'Ue, e impone ad ogni Stato membro di intervenire a tutela dei prodotti certificati di tutti i Paesi dell’Europa comunitaria. E le autorità francesi sono prontamente intervenute a ritirare il prodotto".

Ancora una volta, addirittura in una delle più importanti esposizioni mondiali del cibo – conclude Berni - si stava perpetrando una frode internazionale a danno di due eccellenze italiane note in tutto il mondo a cominciare dalla Dop più consumata al mondo che è appunto il Grana Padano. L’efficienza e la rapidità del nostro ministero ha consentito di bloccare con celerità l’inganno”.