In un anno molto difficile per i produttori maidicoli, la visione innovativa del protocollo Combi Mais 9.0, affinato e migliorato di anno in anno, dimostra la sua validità nella gestione delle colture, dalla preparazione del terreno fino alla raccolta del cereale.

 

Il progetto è ormai giunto alla nona edizione e i risultati sono stati presentati lo scorso 22 settembre presso la Società Agricola Folli a Robbiano di Mediglia (Mi) che da anni ospita le sperimentazioni.

 

Coltivare in modo "smart"

"L'edizione precedente aveva il cappello "Digital", per l'edizione 9.0 del protocollo abbiamo scelto il concetto 'Smart' perché per noi fare agricoltura smart significa più velocità, più precisione e più competenza per coltivare meglio e ottenere un prodotto migliore" spiega Mario Vigo, presidente di Innovagri e ideatore del progetto.

 

E smart sono stati i risultati: "in un contesto climatico ed economico per nulla favorevole, il nostro protocollo ha contenuto i danni e risposto alle avversità climatiche con un prodotto eccellente dal punto di vista qualitativo" aggiunge Vigo.

 

Da sinistra, Mario Vigo, presidente Innovagri, Leonardo Bertolani, agronomo Società Folli, e Amedeo Reyneri, docente UniTo, durante la presentazioni di Combi Mais 9.0

Da sinistra, Mario Vigo, presidente Innovagri, Leonardo Bertolani, agronomo Società Folli, e Amedeo Reyneri, docente UniTo, durante la presentazione di Combi Mais 9.0
(Fonte foto: AgroNotizie)

 

Una partenza in salita

"La siccità e le temperature estreme hanno colpito le maggiori aree della cerealicoltura italiana e hanno causato un significativo calo nelle rese, anche fino al 35-40%. In aggiunta, una conseguente proliferazione di muffe (micotossine) ha ridotto la qualità del raccolto" racconta Amedeo Reyneri, docente di Agronomia dell'Università di Torino.

 

In particolare, nel territorio milanese sono state registrate temperature superiori di oltre 4 gradi rispetto agli ultimi anni e la quasi completa assenza di precipitazioni: solo 123 millimetri a fronte della media di 500 nei nove anni precedenti.

 

"Anche Combi Mais ha dovuto affrontare queste condizioni avverse. La situazione è stata critica fin dalla semina, dopo la quale è stato necessario attendere fino al termine di aprile per la prima precipitazione utile all'emergenza della coltura" racconta Leonardo Bertolani, agronomo dell'Azienda Folli prima di illustrare i risultati ottenuti grazie al protocollo.

 

"Nei mesi successivi una forte carenza di acqua irrigua ha ridotto i volumi distribuiti anche del 65-70% posticipando l'entrata in funzione della microirrigazione a fine maggio e dell'irrigazione a scorrimento a fine giugno, anche se i sensori installati nel terreno segnalavano la necessità di acqua già da inizio maggio" aggiunge Bertolani.

 

Combi Mais nel 2022 ha affrontato un vero e proprio record di condizioni climatiche avverse

 

Con Combi Mais più quantità e più qualità

Nonostante la stagione sfavorevole il protocollo di produzione ha dimostrato di poter garantire risultati migliori rispetto all'approccio tradizionale.

 

"Nei 25 ettari coltivati a mais la resa media registrata durante la raccolta è stata di 13,5 tonnellate di granella a ettaro, con punte fino a 16 tonnellate per ettaro" illustra Bertolani che aggiunge "le analisi chimiche mostrano un prodotto di qualità superiore con totale assenza di micotossine che lo rende perfettamente adatto all'alimentazione".

 

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Risultati del protocollo Combi Mais dal 2014 al 2022, nonostante le difficoltà le performance si mantengono elevate
(Fonte foto: Innovagri)
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"L'adozione del protocollo Combi Mais - spiega Bertolani - ha permesso inoltre di ammortizzare l'aumento dei costi produttivi dovuti principalmente ai rincari dei fertilizzanti e ai costi energetici per l'irrigazione, generando maggiore redditività per l'azienda. Si passa da un margine di guadagno di poche centinaia di euro per ettaro in coltivazioni tradizionali a profitti di quasi 2mila euro per ettaro nei campi gestiti tramite protocollo Combi Mais 9.0".

 

Il protocollo in breve

"I risultati ottenuti mostrano come gli appezzamenti interessati dalla sperimentazione Combi Mais abbiano subito minori stress. Questo lo si deve principalmente alle soluzioni innovative dei nostri partner contenute nel protocollo che ci consentono di produrre in modo sostenibile limitando gli impatti negativi sulla coltura e sull'ambiente circostante" spiega Reyneri.

 

Combi Mais 9.0 Smart, il protocollo che permette di massimizzare le rese e e la qualità del mais

 

Soluzioni innovative per massimizzare i risultati

Per raggiungere l'obiettivo del protocollo di elevate rese e una granella di qualità, sono stati impiegati ibridi Dekalb di Bayer, tra cui DKC6503 un prodotto per l'industria alimentare di qualità elevata e dall'ottimo vigore.

 

L'utilizzo di fertilizzanti innovativi e di concimi organo-minerali forniti da Unimer garantisce maggiore protezione e disponibilità prolungata dei nutrienti nel suolo. L'alta efficienza ha richiesto quantità di prodotto ridotte a vantaggio della sostenibilità produttiva.

 

Per la difesa il protocollo prevede l'impiego di prodotti Bayer Crop Science: Adengo Xtra durante le prime fasi colturali e Laudis in post emergenza contro le malerbe. Per il controllo delle micotossine è stato impiegato il fungicida ad azione sistemica Prosaro.

 

L'aiuto che Combi Mais prevede per supportare la pianta contro gli stress sono i biostimolanti Cifo, che assumono un ruolo di prevenzione grazie alla loro capacità di rendere le piante più resistenti alle avversità. In particolare:

  • in fase di semina Top Start per stimolare una partenza uniforme;
  • durante il diserbo Sinergon Plus per fornire energia alla pianta;
  • quando trattata contro la piralide, Sinergon Plus e Cifo KS 64 + NSZ 26 per aiutare la pianta a superare lo stress delle alte temperature.

 

Il protocollo Combi Mais è costituito da soluzioni innovative fornite da partner d'eccellenza

Il protocollo Combi Mais è costituito da soluzioni innovative fornite da partner d'eccellenza
(Fonte foto. Combi Mais)

 

Uso senza sprechi delle risorse

"Il protocollo prevede tecniche di agricoltura a basso impatto ambientale come l'impiego di cover crops per aumentare la sostanza organica nel suolo e il sequestro di carbonio dall'atmosfera" spiega Reyneri.

 

Per quanto riguarda l'acqua irrigua, l'uso dei sensori e dei sistemi di subirrigazione dell'Azienda israeliana Netafim ha ridotto i consumi fino al 30%, assicurando comunque la giusta quantità di acqua alle colture. 

 

Combi Mais ha raggiunto un elevato livello nella digitalizzazione dei processi agricoli, anche grazie al neo introdotto sistema Climate FieldView di Bayer. Questa piattaforma di precision farming permette di generare mappe di prescrizione, per semina o fertilizzazione, e di monitorare le colture con immagini satellitari per valutarne il vigore.

 

Infine, per la semina di precisione, la concimazione e la sarchiatura sono state impiegate attrezzature Maschio Gaspardo, condotte in campo dalla Società contoterza Agriserv. In particolare quest'anno lo spandiconcime Primo con tecnologia Isobus ha permesso una distribuzione a rateo variabile sulla base di mappe di prescrizione realizzate nel 2021, che ha ridotto lo spreco di concimi e fertilizzanti.

 

Seminatrice pneumatica di precisione Maschio Gaspardo con protocollo di comunicazione Isobus e trattore Deutz-Fahr impiegati dal protocollo Combi Mais 9.0

Seminatrice pneumatica di precisione Maschio Gaspardo con protocollo di comunicazione Isobus e trattore Deutz-Fahr impiegati dal protocollo Combi Mais 9.0
(Fonte foto: AgroNotizie)

 

Una realtà da diffondere

"Il progetto Combi Mais non si ferma ai 25 ettari dell'Azienda Agricola Folli: una serie di aziende della zona ormai adottano da diversi anni questo protocollo e nel 2022 possiamo contare su più di 7mila ettari di mais gestiti seguendo il nostro modello" racconta Bertolani.

 

È nata così una filiera corta, le cui produzioni hanno dato il via a una nuova linea di prodotti alimentari con etichetta Milano 100 Pertiche. "Questo rappresenta il completamento del percorso dal campo alla tavola (From Farm to Fork), verso un modello alimentare sempre più sano e sostenibile" commenta Vigo.

 

"Combi Mais è la dimostrazione pratica di come ricerca e innovazione siano le chiavi per l'agricoltura del futuro. In un'epoca di cambiamenti e crisi avere prodotti agricoli di qualità e resistenti alle avversità, significa non solo garantire redditività alle aziende ma anche assicurare la tenuta delle filiere" conclude Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia.