La raccolta delle nocciole solitamente avviene dalla seconda metà di agosto fino ad arrivare a metà settembre a seconda delle varietà piantate.
Per mantenere un buon prodotto post raccolta bisogna seguire alcune accortezze, Vivai Nicola ci spiega quali.

 

Raccolta, come eseguirla correttamente

Prima della raccolta bisogna preparare il terreno. La raccolta delle nocciole si effettua meccanicamente con l'impiego di macchine aspiratrici o raccattatrici con efficienze diverse a seconda dei modelli e della tipologia.

 

Vivai Nicola ci spiega le differenze tra macchine aspiratrici e raccoglitrici:

  • le macchine aspiratrici raccolgono il prodotto aspirato da una corrente generata da una camera di depressione e in seguito, attraverso un percorso di ventilazione utile per separare foglie, impurità ecc, arrivano in sacchi o contenitori portati dalla macchina;
  • le macchine raccoglitrici possono essere in versione trainata o portata. Hanno spazzole rotanti che spostano i frutti in un percorso di nastri coclee verso gli organi di cernita. Mediamente hanno capacità di raccolta intorno alle 3-4 ore su ettaro.

Nastri trasportatori con nocciole pulite e calibrate

Nastri trasportatori con nocciole pulite e calibrate (Foto di archivio)

Fonte foto: © SDF_QWE - Adobe Stock

 

Le nocciole poi vengono convogliate in cestelli posteriori o carrelli portati in base alla macchina utilizzata.

 

Per la Tonda Gentile, varietà legata soprattutto al territorio Piemontese e alla fascia altimetrica di coltivazione, la raccolta è generalmente tra la prima decade di agosto nelle zone in pianura e nella prima decade di settembre nelle zone collinari.

 

Per mantenere un'elevata qualità dei frutti occorre limitare i tempi di permanenza a terra. Infatti, l'umidità e le piogge possono deteriorarne la qualità, portando ossidazioni, attacchi fungini e irrancidimento.

 

È utile quindi effettuare una doppia raccolta in particolari annate in cui la cascola dei frutti si protrae per 25-30 giorni. Questo doppio passaggio offre numerosi vantaggi, tra cui portare a casa tutta la produzione di nocciole, preservandone la qualità e la conservabilità. Lasciare invece i frutti a terra è rischioso perché si potrebbero subire perdite quantitative.

 

Essiccazione manuale o meccanica: quale scegliere?

L’essiccazione delle nocciole può avvenire in due modalità: manuale oppure meccanica. Vivai Nicola spiega le principali differenze per effettuare una corretta essiccatura in azienda.

 

Con partite di nocciole piccole si può effettuare l'essiccazione tradizionale al sole su aree pavimentate:

  • evitare di creare strati troppo spessi, l'ideale sarebbe l'essiccazione monostrato;
  • mischiare il prodotto periodicamente così da rendere l'essiccazione omogenea;
  • proteggere le nocciole durante le ore notturne dall'umidità.

Essiccazione tradizionale al sole

Essiccazione tradizionale al sole (Foto di archivio)

Fonte foto: © Freesia - Adobe Stock

 

Questa modalità è però poco utilizzata perché non omogenea ed occorre troppo tempo.


Invece, l'essiccazione attraverso macchinari è più rapida e si ottengono migliori risultati: è consigliato sottoporre la produzione a cicli di riscaldamento di più ore a temperature adeguate, solitamente 40-50° C, anche per il raffreddamento.

 

Ad esempio, 5-6 ore di essiccazione seguite da altrettante ore di raffreddamento, quest'ultimo dovrebbe avvenire preferibilmente nelle ore notturne.

 

Infine, il silos per l'essiccazione deve essere posizionato in un luogo dove circoli bene l'aria in modo da non creare ristagni di umidità.

 

L'essiccazione del frutto è necessaria per portare l'umidità esterna ad esso entro l'11-14% a cui deve corrispondere l'umidità interna che non deve essere superiore al 6%. L'umidità può essere rilevata già in fase di essiccazione in azienda con un apposito strumento - l'igrometro per frutta secca - dotato di un puntale che viene inserito nei cassoni o nei sacchi di raccolta.

 

Vivai Nicola, una specializzazione in nocciolo

Vivai Nicola dal 1922 si occupa di coltivazione, vendita e assistenza tecnica nella valutazione, progettazione, realizzazione e conduzione di noccioleti.

 

Dal 2017 l'Azienda vivaistica propone piante di nocciolo con il metodo NicolaHazelnut: sono piante studiate appositamente per l'impianto meccanico e non necessitano di essere potate dopo la messa a dimora.

 

Scopri di più sul metodo NicolaHazelnut®

 

Inoltre, l'Azienda commercializza piante che dispongono di autorizzazione fitosanitaria Cac, Conformitas Agraria Comunitatis, di certificazione volontaria Civi Italia Isma Ferrero e di certificazione con rilascio del cartellino blu che garantisce la purezza varietale.

 

Scopri le schede tecniche delle varietà proposte

 

Ad oggi l'Azienda si sviluppa su una superficie di oltre 50 ettari e dispone di 210mila metri quadri di ceppaie per un totale di 15.500 piante madri distribuite in 7 comuni di Langhe e Monferrato.