La produzione totale di mele nel 2016 in Italia è stata di 2.262.574 tonnellate. E' quanto emerge dai dati pubblicati dal comitato marketing di Assomela. Un dato in leggera riduzione rispetto alla stagione scorsa (-0.76%). Da ricordare che nel 2012 la produzione è stata di 1.939.014 tonnellate.

Elevata è la qualità dei frutti, sia in termini di sapore che di colore, grazie alle generali positive condizioni climatiche sia durante l'estate che nel corso della raccolta. I frutti, a differenza di quanto accaduto lo scorso anno, non avranno alcun problema in fase di conservazione. 

"Il calo dell'Alto Adige è stato del 5.66% (da 1.063.372 tonnellate del 2016 a 1.127.227 del 2015) - spiega Assomela nel comunicato -, mentre quello del Trentino è stato dello 0.14% (da 535.140 tonnellate del 2016 a 535.899 del 2015). In salita del 7,68% le altre regioni d'Italia (da 664.062 tonnellate del 2016 a 616.682 del 2015).
Il calo del Trentino Alto Adige è sicuramente legato ad alcuni problemi climatici: gelate a fine primavera ed inaspettate grandinate in autunno. Ma tendenzialmente il volume di mele destinate all'industria di trasformazione risulta nella media".

"Per la Golden Delicious
 - continua il comunicato di Assomela - la produzione si assesta sulle 831.435 tonnellate, in diminuzione rispetto alla produzione dello scorso anno che ammontava a 846.897 tonnellate. Cala leggermente anche la produzione di Red Delicious con un consuntivo a 222.863 tonnellate.
Scendono maggiormente i volumi di Granny Smith e Fuji, che passano rispettivamente da 141.610 tonnellate a 132.358 tonnellate e da 163.071 tonnellate a 144.328 tonnellate. In aumento la produzione di Gala, Cripps Pink*, delle più nuove varietà e delle varietà club. Questo grazie al grande interesse che stanno incontrando queste tipologie di prodotto su vaste fasce di consumatori, con soddisfazione per i consorzi ed i frutticoltori".

Un nuovo clone di Gala: Gala Star© Galafab*
(Fonte immagine: © Geoplant Vivai)

Uno sguardo alle giacenze ed alle vendite
Le giacenze di 'mele da tavola' in Italia, alla data del primo dicembre 2016, risultano pari a 1.487.736 tonnellate e sono in linea con quelle rilevate per lo stesso periodo dello scorso anno (1.494.683 tonnellate).

E le vendite come vanno? Dalla partenza della stagione commerciale sono state vendute complessivamente 509.500 tonnellate, una quantità perfettamente in linea con quella dello scorso anno.
"Per il gruppo Gala si registra una vendita di 180.250 tonnellate da inizio stagione ed ottimi ritmi di decumulo si registrano anche per la Granny Smith, per la quale le vendite in novembre hanno superato le 20mila tonnellate.
Per la Golden Delicious le giacenze nel mese di dicembre sono le più basse di quelle rilevate nelle precedenti due stagioni. Procedono regolarmente ed in linea con i piani di decumulo anche le vendite di Fuji, complice anche il calo di produzione, e di Red Delicious, per la quale si registra un decumulo superiore alle 50mila tonnellate".

Cresce l'interesse per Gala, varietà a polpa rossa, nuove varietà e varietà Club
(Fonte immagine: © AgroNotizie)

Cosa ci aspetta per il futuro?
L'avvio della stagione commerciale è stato piuttosto positivo, con trend di vendita in linea con la media delle precedenti stagioni e con quanto previsto dai programmi di decumulo delle singole organizzazioni di produzione. Dal punto di vista delle quotazioni sembra che ci sia un lieve miglioramento rispetto ai prezzi rilevati nello stesso periodo dello scorso anno.

"Per alcune varietà (in particolare Gala, varietà rosse, varietà nuove e gestite a club) l'apertura di stagione è stata particolarmente interessante così pure come le quotazioni. Il mercato italiano in questi primi mesi della stagione si sta dimostrando abbastanza ricettivo, mentre sul fronte dell'export persistono i problemi che limitano l'accesso a mercati chiave per le mele italiane, in particolare Egitto ed Algeria.
Stanno dando buoni risultati, pur se ancora con quantitativi ridotti, le esportazioni verso alcuni paesi del Sud-Est Asiatico e del Sud America, in particolare il Brasile.
Attualmente dunque il mercato risulta piuttosto fluido ed esistono i presupposti, grazie all'ottima qualità, per un andamento positivo anche per i prossimi mesi. Certo è che l'apertura di nuovi mercati e sbocchi commerciali rimane per tutto il settore una chiara priorità".