Migliora il saldo valutario netto dell’import/export di cereali nei primi due mesi del 2016. Il passivo è risultato di 296,3 milioni di euro, rispetto ai -331,7 milioni di euro nello stesso periodo 2015. L’esborso per l’import è stato infatti di 832,9 milioni (899,6 nel 2015) mentre le entrate legate all’export sono state di 536,6 milioni di euro, in discesa rispetto ai 567,9 milioni nel 2015.

A livello quantitativo, sempre nel periodo preso in riferimento, ovvero gennaio-febbraio 2016, l’import di cereali, semi oleosi e farine proteiche in Italia è sceso del 2,7%, diminuendo di 79mila tonnellate. Fra i cali più importanti si registrano i -71600 tonnellate di grano duro (-17,1%) e le -53700 tonnellate di granturco (-7,9%). Crescono le importazioni di grano tenero (+55800 tonnellate, +7,7%) e il riso (+31800 tonnellate). Segno più anche per gli arrivi di semi e frutti oleosi, mentre scendono quelli di farine proteiche.

Calo più lieve per l’export made in Italy, con un calo di 9400 t rispetto allo stesso periodo 2015 (-1,3%). La riduzione si deve in particolare alle esportazioni di riso (-20900 tonnellate) e di paste alimentari (-19mila tonnellate). In salita invece le vendite all’estero di prodotti trasformati (+23mila tonnellate) e di cereali in granella (+7mila tonnellate).