L’eccezionale ondata di piogge dei giorni scorsi, seguita da un brusco calo delle temperature, ha avuto sulle ciliegie pugliesi effetti nefasti.
I danni sono ingenti – 30 milioni di euro secondo Copagri Puglia solo sulle cultivar precoci - e le stime fatte per ora dalle singole organizzazioni agricole e dalle Op – tra il 40% ed il 70% di minor raccolto sulle varietà precoci - sono ancora da precisare.
 
Ma un dato è certo: la scomparsa dal mercato pugliese delle polizze assicurative multirischio, divenute troppo care, ma che coprono simultaneamente dal danno di pioggia, gelo e grandine, ha indotto la stragrande maggioranza dei frutticoltori pugliesi a non assicurarsi, determinandosi così una perdita certa di reddito senza ristoro.

E non resta che sperare in un rialzo dei prezzi, per altro già crollati per il rallentamento delle negoziazioni dovuto alla Gdo, che nelle scorse settimane si è formalizzata sull’assenza del “Bollino di qualità” legato alle norme anticaporalato.
 
La provincia più colpita dal maltempo è Bari, che con le sue 47 mila tonnellate è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie, rappresentando il 34% della produzione nazionale.
 
Sergio Curci, presidente della Op Arca Fruit di Bisceglie, sentito da AgroNotizie, dice “Sulle varietà precoci (Bigarreaux e Georgia) il danno da pioggia e freddo è tra il 40% ed il 60% perché i frutti sono stati colpiti o durante la fase di raccolta o poco prima e quindi sono risultati più vulnerabili: l’acqua depositatasi sui piccoli frutti con le piogge, diventata fredda per il calo termico, si trasforma in una sorta di lama che li spacca”.

Ma ci sono danni, secondo Curci, anche sulle varietà più tardive, come le Ferrovia“In questo caso le ciliegie sono state colpite da acqua e freddo mentre sono ancora nella fase di invaiatura, e quindi la maggior durezza li ha in parte protetti, per ora il danno su queste cultivar è stimabile tra il 15% ed il 20%.
 
Il danno, che è enorme, non sarà risarcibile con Fondo di solidarietà, ma Curci sottolinea: ”Dal mercato pugliese sono scomparse le polizze danni multirischio, che consentivano la copertura simultanea proprio di casi come questo, dove il danno è stato determinato congiuntamente dall’azione di pioggia e freddo: erano diventate troppo care e ora non resta che guardare a quella che sarà l’evoluzione dei prezzi.”
 
“In provincia di Bari le piogge torrenziali – riferisce il delegato di Coldiretti Bari, Angelo Corsetti al Corriere Ortofrutticolohanno danneggiato il 60% della produzione di ciliegia Bigarreaux, la più precoce e già quantitativamente scarsa quest’anno per gli sbalzi termici che hanno preceduto la raccolta, e il 40% della produzione di ciliegie Georgia, il cui raccolto inizierà al più tardi la prossima settimana”.
 
Calamità atmosferiche ormai cicliche cui seguono solo parole senza alcuna soluzione concreta, così che tutto resta invariato fino al prossimo evento devastante”. E' lo sconfortato commento del presidente di Copagri Puglia, Tommaso Battista, di fronte ai danni subiti dai frutteti a ciliegio in regione. Secondo l’organizzazione agricola le perdite ammontano al 70% della produzione della varietà Bigarreaux e del 40% di ciliegie Georgia, par un importo stimabile intorno ai 30 milioni di euro.
 
Secondo Copagri “Resta l’incognita della cultivar più pregiata, la Ferrovia, a cui resta ora appesa la sorte di questa stagione già segnata da una minore quantità e da un avvio rallentato dal blocco dei mercati per la richiesta di iscrizione alla rete agricola di qualità dell’Inps. E' dal 2010 che la Copagri chiede di elevare il tetto degli aiuti de minimis, di incentivare la stipula di polizze assicurative e di rafforzare il fondo di solidarietà nazionale”.
 
“Guardando al nuovo Psr,– ha aggiunto Battista - la Copagri rivolge un appello alla Regione Puglia: vanno previste misure a favore di strumenti e impianti innovativi e funzionali a sfruttare al meglio il potenziale della produzione di ciliegie, creando reddito, alimentando sviluppo e tutelando l'operato nella raccolta”.