Migliora, pur rimanendo negativa, la bilancia commerciale dell’import/export di cereali. Nel gennaio 2016, secondo i dati dell’Anacer, presi in riferimento rispetto allo stesso periodo 2015, il saldo valutario netto è stato pari a -154,2 milioni di euro, contro i -199 milioni del gennaio dell’anno scorso. L’import è stato infatti pari 403,5 milioni di euro, rispetto ai 461,5 dell’anno scorso, mentre l’export è valso 249,3 milioni, contro i 261,6 del 2015.

I valori corrispondono anche ai numeri delle quantità. Nel gennaio 2016 l’import è diminuito di 209mila tonnellate di prodotto, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-13,7%). Scendono le importazioni di granturco (-134mila tonnellate) e di grano duro (-67mila tonnellate). Leggermente superiore il grano tenero (+1000 tonnellate), mentre lievemente inferiore l’orzo (-900 tonnellate). Cresce l’import di riso (+10200 tonnellate). Diminuiscono anche gli arrivi dall’estero di farine proteiche e vegetali (-31500 tonnellate), mentre crescono i semi e frutti olosi (+57700 tonnellate).

Sul fronte l’export l’incremento delle vendite si attesta nell’ordine di 15400 tonnellate in più (+4,8%). La crescita si deve in particolare ai cereali in granella (+30700 tonnellate) e dei prodotti trasformati (+14500 tonnellate). Scendono le spedizioni all’estero di paste alimentari (-15700 tonnellate), mangimi a base di cereali (-2500 t) e del riso (-11300 tonnellate).