In Basilicata, più precisamente a Policoro, nella biblioteca comunale, venerdì scorso si è parlato di agricoltura sostenibilità  nel corso dell'iniziativa promossa dall'associazione culturale Community editrice del periodico on line Il Metapontino, che ha presentato la nuova offerta editoriale “Storie di Frutta” che raccoglierà le esperienze delle aziende più virtuose oltre alle storie e alle ricette che promuovono il consumo sostenibile del cibo.

Sono intervenuti Carmela Suriano, amministratore delegato del Club Candonga, Salvatore Pecchia, agronomo dell'ufficio tecnico e management di Asso Fruit Italia, Bernard Strassel, direttore - procuratore della Jonica Juice, azienda che si occupa della trasformazione della frutta.

Bernard Strassel ha illustrato la sostenibilità applicata ai succhi di frutta, secondo Jonica Juice e quindi Pfanner: dal bergamotto (di cui non si butta via niente), ridotto in olio essenziale e trasformato in bevanda dalle proprietà anticolesterolo, ai noccioli di pesca e albicocca, riutilizzati tanto per il riscaldamento delle abitazioni quanto per l'industria dolciaria che ne ricava gustosi amaretti.

Salvatore Pecchia ha raccontato l'esperienza Carbon Footprint dal punto di vista di Frutthera Srl, filiale commerciale di Asso Fruit Italia: ”Sappiamo che l'agricoltura ha un impatto notevole sull'ambiente, noi abbiamo voluto quantificarlo, così abbiamo adottato le necessarie contromisure per contenere i quantitativi di CO2 immessi durante l'intera fase, da quella preparatoria, alla produzione fino allo smaltimento di tutti i beni strumentali all'ottenimento del prodotto finito”. Pecchia ha poi annunciato che presto partirà anche la procedura che porterà all'acquisizione del water footprint, quindi alla messa a punto di quei processi utili a quantifica l'acqua necessaria evitando gli sprechi della preziosa risorsa.

Carmela Suriano, Ad del Club Candonga, ha parlato della Sweet Revolution introdotta dall’impiego della Candonga Fragola Top Quality che è quella prodotta solo dai soci dell'omonimo Club nel Metapontino. “Qualche giorno fa in Spagna, nel corso di un incontro, è stato detto che è necessario seguire l'esempio del Club Candonga in Italia. Ricordo che un tempo eravamo noi ad andare in Spagna per apprendere. Oggi la fragolicoltura in Basilicata ha raggiunto livelli altissimi, ma non ci sentiamo arrivati. Anzi, abbiamo appena iniziato. Ora è necessario certificare la nostra qualità”. Nel suo breve intervento, l'agronomo Nicola Vallinoto, responsabile della qualità per il Club, si è soffermato sul Manuale di Qualità che detta le rigide prescrizioni che devono seguire i produttori del Club per produrre la Candonga Fragola Top Quality.