La discesa dei prezzi del frumento duro nazionale, in atto da inizio anno, non ha mostrato segnali di arresto neanche ad aprile, anzi accentuandosi rispetto a quanto osservato nei mesi precedenti. Lo rileva Borsa merci telematica italiana nella consueta analisi mensile sul mercato cerealicolo.

Le quotazioni del duro fino, analizzate attraverso il Finc (Fixing indicativo nazionale camerale), hanno registrato un calo significativo (-9,2% rispetto a marzo), attestandosi sui 315 euro/t. Nonostante l’ulteriore ribasso, i prezzi attuali si sono mantenuti ancora su livelli più elevati rispetto allo scorso anno, sebbene il divario si sia dimezzato, passando dal +23,6% di marzo al +11,4% di aprile.

Sostanziale stabilità, invece, per il frumento tenero panificabile e per il mais secco nazionale, attestati rispettivamente sui 193 euro/t (-0,2% rispetto a marzo) e sui 149 euro/t (-0,1%). Rispetto ad un anno fa, i valori si mantengono comunque più bassi, in particolare per il mais (-22,6%).