La stagione cerasicola in Italia è alla porte, in ritardo di circa 10 giorni rispetto alla media a causa delle condizioni climatiche degli ultimi mesi. Da segnalare che questa situazione è presente anche in tutti gli altri Paesi europei produttori, Spagna in primis, e nei vari areali produttivi italiani.

Abbiamo chiesto a Walter Monari, direttore del Consorzio della ciliegia, della susina e della frutta tipica di Vignola, di farci il punto sulla prossima campagna e di dirci a che punto sono le modifiche richieste al disciplinare Igp di produzione delle ciliegie vignolesi.

"Siamo alle porte di una nuova stagione di raccolta - spiega Monari -. L'inizio è previsto per il 20 maggio, se le condizioni climatiche si manterranno sugli standard degli ultimi giorni. Come avvenuto in tutta Europa siamo in ritardo rispetto agli altri anni di 7-10 giorni. Le previsioni produttive stimano una raccolta complessiva di circa 60 mila quintali, in linea con il nostro potenziale produttivo. La qualità sarà molto alta: pezzatura molto grande, ottimo aspetto ed elevato sapore. Da un punto di vista produttivo sembrano esserci tutte le carte in regola per una stagione positiva, sempre se i consumi ci sosterranno ed il prezzo sarà adeguato".

Rimane però ancora aperta la questione delle modifiche al disciplinare Igp. E questo preoccupa non poco.

"Il 1 maggio la documentazione per le modifiche al vecchio disciplinare di produzione per le ciliegie Igp di Vignola è arrivata a Bruxelles, dopo che erano scaduti indenni e senza intoppi i 90 giorni di pubblicazione in Gazzetta ufficiale in Italia. Se però l'Unione europea ci metterà i soliti 30-40 giorni per dare l'autorizzazione anche per quest'anno saremo in ritardo, perdendo così l'ennesima possibilità a discapito dei produttori. Speriamo che capiscono che le ciliegie si raccolgono una volta all'anno e che quindi si acceleri la macchina burocratica mettendo a disposizione del consorzio le modifiche già a partire dall'inizio di questa stagione produttiva. Noi frutticoltori la nostra parte la stiamo facendo. Speriamo che la facciano anche gli altri, altrimenti si rischia di mettere in ginocchio un intero sistema produttivo eccellenza della frutta italiana". 

Walter Monari, direttore del Consorzio della ciliegia, della susina e della frutta tipica di Vignola