E’ proseguita a marzo la discesa del frumento duro, il cui prezzo all’ingrosso ha perso il 2,9% rispetto a febbraio, attestandosi sui 347 euro/t. I prezzi attuali si mantengono comunque più elevati rispetto ad un anno fa (+23,6%). Lo rileva Borsa merci telematica italiana nella consueta analisi mensile sul mercato cerealicolo.

Stabilità, invece, per il frumento tenero panificabile, i cui valori sono rimasti praticamente invariati rispetto a febbraio (-0,6%). Si è ampliato, però, il divario negativo rispetto allo scorso anno, con la variazione passata dal -6,8% osservato a febbraio al -11,1% di marzo.

Marzo che ha visto tornare a crescere, seppur lievemente, i prezzi all’ingrosso del mais secco nazionale, sostenuti soprattutto dalle notizie di minori semine sia in Italia che a livello comunitario. Il prezzo medio si è attestato sui 149 euro/t (+1,1% rispetto a febbraio). Rispetto ad un anno fa, i valori attuali si mantengono comunque sensibilmente più bassi (-23,5%).