Sono una meraviglia in questi giorni le colline vicentine di Marostica e dintorni. Sono sbocciati i ciliegi: una splendida fioritura, omogenea, completa, sana. L'ha favorita il tempo, che finalmente si dimostra benigno verso i ceraseti delle colline venete. Ci sono, quindi, tutte le premesse per coltivare la speranza di una magnifica produzione, che per le varietà precoci comincerà tra meno di un mese. In una quarantina di giorni i ciliegi passano dalla leggiadria dei fiori alla dolcezza dei frutti.

Opo Veneto, organizzazione di produttori ortofrutticoli della quale è direttore Francesco Arrigoni, è al lavoro per la fase della commercializzazione. Da diversi anni è presente tra i cerasicoltori di Marostica e dintorni, le cui ciliegie Igp rappresentano uno dei prodotti di eccellenza con i quali si presenta sui mercati nazionali e internazionali. “Bellissima la fioritura, speriamo che sia altrettanto la produzione, tempo permettendo”, commentano gli uomini del Consorzio di tutela della Ciliegia Igp di Marostica, coltivata in 11 comuni collinari compresi tra i fiumi Astico e Brenta.

Negli ultimi anni il Consorzio, presieduto da Giuseppe Zuech, ha fatto un eccellente lavoro di formazione, di informazione e di sensibilizzazione. E' stato aggiornato il disciplinare, si sono aggiunte varietà di ciliegie sia precoci che tardive, si sono rinnovati ciliegeti, sono decisamente migliorate le pratiche colturali nella direzione della sostenibilità e della salubrità dell'ambiente. Per le ciliegie Igp vicentine, le prime in Italia ad avere il marchio europeo di tutela, si profila dunque una eccellente annata, che potrebbe rimettere in moto la voglia di piantare ciliegi, che negli ultimi anni si è un po' spenta a causa della scarsa resa, dovuta ai danni provocati dal maltempo (piogge e grandine, condizioni comunque avverse in fase di fioritura, di maturazione e di raccolta).

Le potenzialità ci sono, il microclima è favorevole, tanti i terreni collinari disponibili. La produzione nell'area collinare di 11 comuni dell'Alto vicentino è ferma attorno ai 7 mila quintali, mentre le potenzialità sono stimate attorno ai 10 mila quintali. Le ciliegie commercializzate con il marchio Igp sono poco più di mille quintali. Buoni risultati sta dando la campagna di prevenzione sistematica organizzata per contrastare la presenza della mosca del ciliegioDrosophila suzukii, un piccolo insetto polifago che provoca il deterioramento qualitativo dei frutti.

Autore: Angelo Squizzato