Riaprire la stagione della concertazione tra le varie parti sociali e le istituzioni, proseguendo il percorso di modifica della legge regionale in materia di Parchi e Riserve n.98 del 1981 già intrapreso dall’assessore regionale uscente al Territorio e Ambiente Maria Rita Sgarlata e confermato dal nuovo assessore Piergiorgio Gerratana. Al Palmento di Rudinì lo scorso venerdì 19 settembre si è tenuto un pomeriggio di studio e informazione sulla recente sentenza n. 212/2014 con la quale la Corte Costituzionale, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge regionale per l’istituzione di parchi e riserve, con l’effetto di rendere illegittimo il decreto n. 577 del 2011 di istituzione della riserva dei Pantani della Sicilia sudorientale.

Hanno sollecitato un accordo programmatico che valorizzi l’unità territoriale in termini di programmazione i tre sindaci di Pachino, Roberto Bruno, Portopalo di Capo Passero, Giuseppe Mirarchi e Noto, Corrado Bonfanti: “La presentazione del territorio come unitario passa dalla costruzione di una sua identità caratterizzante - ha detto quest’ultimo -. Tra pochi mesi ci presenteremo all’appuntamento importantissimo dell’Expo e non possiamo mancare questa occasione di presentarci come territorio unitario al mondo”. A sancire la volontà politica di procedere in questo percorso l’ideale passaggio di consegne avvenuto tra l’assessore regionale uscente al Territorio e Ambiente Maria Rita Sgarlata, che ha presentato i tre Disegni di Legge già depositati all’Ars da cui dovrà essere tratto il Ddl finale, e il neo assessore Piergiorgio Gerratana, che ha delineato con chiarezza di voler proseguire sulla scia di chi lo ha preceduto: ”Credo che ci siano ampi margini per un dialogo proficuo - ha detto Gerratana -. Occorre che però tutti siano disponibili a fare un passo indietro da posizioni preconfezionate e disponibili a trovare soluzioni condivise. Credo che nessuna delle esigenze debba prevalere sull’altra: possiamo conciliare la salvaguardia dell’economia e la valorizzazione e tutela del territorio”. A questo proposito il sindaco di Pachino Roberto Bruno che ha annunciato la costituzione di un tavolo di concertazione a cui tutte le categorie e le istituzioni interessate saranno invitate per avviare un dialogo che giunga alla proposta finale da presentare alla Regione.

Dopo i saluti da parte dell’avvocato Nino Cataldi, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa che ha collaborato all’organizzazione del convegno, il presidente Sebastiano Fortunato ha ripercorso la storia del Consorzio di Tutela Pomodoro Igp di Pachino, mentre l’avvocato Nino Gentile ha sottolineato l’importanza del riconoscimento del marchio da parte dell’Unione europea. L’intervento dell’avvocato Giuseppe Gambuzza, consulente legale del Consorzio che ha curato il ricorso dinanzi alla Corte Costituzionale, ha ripercorso le tappe precedenti, con il pronunciamento del Tar di Catania. Centrale l’intervento del professore e avvocato Agatino Cariola, che nello sviscerare le motivazioni della sentenza 212/2014, sottolineando come essa rappresenti un “pronunciamento innovativo perché scardina l’impostazione regionecentrico che fino ad oggi la gestione del territorio ha avuto. Nella sentenza riguardante il ponte di Messina, ad esempio, la Corte Costituzionale si era rifiutata di tenere conto della prospettiva comunale nell’individuare gli interlocutori che potevano incidere sul parere, mentre qui si ribalta la prospettiva, sancendo il diritto dei singoli territori, delle comunità e dei gruppi che lo abitano di partecipare alla concertazione per la sua programmazione”. Al termine del convegno il vicepresidente del Consorzio Massimo Pavan ha consegnato una lettera di intenti al sindaco Roberto Bruno, chiedendo una decisione concertata e condivisa.