“Il seme certificato non è un’opzione: è una certezza!” è la nuova campagna di comunicazione lanciata da Assosementi per rammentare agli agricoltori le garanzie e i vantaggi offerti dal seme certificato alla vigilia delle semine dei cereali autunno-vernini.

La campagna è sostenuta da un gruppo di aziende delle Sezioni costitutori e cereali a paglia dell’Associazione e con il patrocinio di Convase, Cra-Scs e Icqrf.

Con questa iniziativa vogliamo ricordare all’intera filiera ed agli agricoltori che si accingono alle scelte per la nuova campagna, che il seme certificato rappresenta la migliore garanzia di successo – sottolinea e chiarisce Franco Brazzabeni, presidente della Sezione cereali a paglia - Accanto alla facilità di impiego e all’elevato livello di difesa dai patogeni assicurata da un trattamento di concia industriale, grazie alla garanzia della germinabilità prevista per legge, si arriva a risparmiare fino ad un 30% di seme, rispetto ad una granella non certificata. L’assenza di semi di erbe infestanti aiuta poi a limitare la diffusione delle malerbe e quindi l’impiego sulla coltura di diserbanti”.

"Si sta purtroppo diffondendo la falsa convinzione che l’impiego di seme non certificato permette un risparmio significativo nei costi di produzione - riporta Assosementi - In realtà, il seme certificato non incide per più di un 2% sui costi, una spesa ampiamente compensata dai vantaggi produttivi e qualitativi, nonché di gestione agronomica, e soprattutto dal valore aggiunto per la filiera di un prodotto tracciato".

In definitiva – conclude Brazzabeni – l’utilizzo di semente non certificata rappresenta un’opzione poco lungimirante da parte dell’agricoltore, oltre a prestarsi a comportamenti non ammessi dalla normativa sementiera che vieta lo scambio o il commercio di sementi non certificate.”

La brochure digitale sul seme certificato è consultabile sul sito web di Assosementi.