La vita vegetale di una pianta è caratterizzata da una serie di processi che richiedono la disponibilità di elementi nutritivi, acqua, ossigeno, anidride carbonica, radiazione luminosa; in poche paa ambiente adatto alle esigenze delle singole specie. Inoltre la produzione agraria si svolge in un ambiente caratterizzato da fattori climatici, litologici e biologici che condizionano fortemente il soddisfacimento delle esigenze colturali.
 
In quest’ottica bisogna dire che la realizzazione del processo produttivo richiede il soddisfacimento dei fabbisogni colturali anche se tale situazione viene complicata dal ricorso ad un’agricoltura sempre più specializzata ed intensiva, che ha notevolmente modificato il bilancio dei nutrienti nel suolo. Se si considera la molteplicità dei fattori che concorrono all’alterazione del ciclo naturale dei nutrienti nel sistema suolo-pianta non è difficile immaginare come la tecnica della fertilizzazione costituisca una fase importante e delicatissima.
 
La fertilizzazione è quindi una tecnica che fortemente influenza il processo produttivo. Oggi può essere opportunamente razionalizzata nell’ambito della tecnica colturale, massimizzando l’efficacia di ogni fertilizzante distribuito, in modo da evitare inutili aggravi economici e riducendo l’impatto ambientale.

Presentiamo un riassunto dell'intervento di Pasquale Carbone, vicepresidente dell'Associazione Lameta, all'interno del 1° Forum sulla nutrizione vegetale della fragola che si è tenuto il 21 settembre 2012 a Policoro (MT).

"Per poter formulare un piano di nutrizione razionale - spiega Pasquale Carbone - è necessario prendere in considerazione alcuni aspetti fondamentali: tipologia e caratteristiche del substrato impiegato (suolo, fibra di cocco ecc.), esigenze nutrizionali della specie e ancora più specificatamente della varietà, tipologia di pianta, analisi chimico-fisica del substrato, analisi chimico-fisica dell’acqua irrigua, fasi fenologiche, curve di assorbimento dei nutrienti, caratteristiche dell’impianto irriguo/fertirriguo adottato, monitoraggio della fertilità del substrato/suolo e della soluzione circolante".
 
Analisi del suolo e dell’acqua
Le analisi del suolo e delle acque sono fondamentali per la formulazione dei piani di concimazione. Nell'analisi del suolo considerare solo le asportazioni porterebbe a sovrastimare le dosi di concime da apportare in fertirrigazione. Per definire le quantità di fertilizzanti da apportare è indispensabile conoscere le caratteristiche e la disponibilità degli elementi nutritivi presenti nel suolo. I valori analitici devono essere opportunamente interpretati e costituiscono la base di partenza per effettuare i calcoli relativi alle quantità di concime da distribuire alla coltura.
Per quanto riguarda l'analisi dell'acqua deve essere effettuata con molta più frequenza rispetto all’analisi del suolo, in quanto possono verificarsi delle oscillazioni nel contenuto salino (aspetto di grande importanza). La valutazione della qualità dell’acqua riveste un aspetto rilevante ai fini della riduzione dei rischi connessi al suo impiego: rischi legati alle elevate concentrazioni di sali, di sodio e di elementi tossici (oltre i limiti di sufficienza) come il boro, il litio, il cloro e i metalli pesanti. Per la formulazione di un giudizio di qualità sulle acque si fa ricorso ad una serie di parametri: conducibilità elettrica (ECw), solidi totali disciolti (TDS), rapporto di assorbimento del sodio (S.A.R., cioè Sodium Adsorption Ratio) per i suoli con rischio di sodicizzazione. 
 
Tipologia di pianta usata
La coltivazione della fragola avviene secondo un ciclo annuale, pur trattandosi di una pianta perenne. Nel Nord Italia le produzioni interessano il periodo primaverile utilizzando piante frigo-conservate trapiantate nell’estate precedente. Al Sud Italia, si realizzano impianti con piantine ‘fresche’ (a radice nuda o cime radicate) in grado di produrre da dicembre a giugno. Si può quindi facilmente dedurre come l’adozione di differenti tecniche di coltivazione modifica sostanzialmente le esigenze nutrizionali della coltura e la dinamica di assimilazione degli elementi nutritivi.
 
Varietà di fragola
Le varietà tra loro presentano alcune differenze legate a caratteristiche intrinseche: genotipo, vigoria, adattabilità alle diverse condizioni pedoclimatiche, esigenze di luce. Prove di concimazione condotte su Candonga® Sabrosa* e Sabrina* (varietà di notevole diffusione negli areali fragolicoli del Sud Italia) hanno evidenziato, a parità di altre condizioni, differenze significative riguardo la gestione nutrizionale. Ad esempio, la maggior vigoria, dal punto di vista vegetativo, di Sabrina rispetto a Candonga suggerisce di ridurre gli apporti azotati, pur lasciando invariate le performance produttive e qualitative tipiche della varietà in esame.
 
Fabbisogno irriguo della fragola
La conoscenza dei fabbisogni della coltura nelle diverse fasi è strettamente correlata alla stima del quantitativo di acqua da apportare ad ogni intervento fertirriguo. A tal fine, si considera la relazione: ETC =ET0 xKc (con valori di Kc variabili da 0,2 a 0,8) in funzione dello stadio fenologico e quindi dello sviluppo vegetativo.
 
Caratteristiche dell’impianto irriguo
Ai fini del calcolo del volume irriguo (espresso in mm o in L m-2) è necessario conoscere le caratteristiche dell’impianto di irrigazione/fertirrigazione: volume d’adacquamento, dimensione dell’appezzamento irriguo, distanza tra le linee gocciolanti, interdistanza gocciolatori, portata singolo gocciolatore. Queste informazioni, correlate alle caratteristiche granulometriche del suolo, consentono di calcolare opportunamente il volume di irrigazione, evitando fenomeni di stress idrico (ad esempio asfissia radicale).
 
Esigenze nutrizionali
Il risultato produttivo può essere rappresentato sotto il duplice aspetto quali-quantitativo. Il parametro di valutazione sotto il profilo quantitativo maggiormente adottato è la resa.
La risposta della fragola alla somministrazione di un determinato elemento fertilizzante è determinata dalle quantità assorbite, dalla stagione di sviluppo e dalla capacità di assimilazione caratteristiche della specie. Infatti, è necessario considerare gli aspetti fisiologici in relazione al processo di assimilazione, lo sviluppo dell’apparato radicale, l’eventuale simbiosi con particolari microorganismi (ad es. micorrize), l’emissione di essudati radicali. In base a questo possiamo dire che la fragola, a parità di condizioni ambientali e agronomiche, reagisce alla concimazione con un certo elemento fertilizzante in funzione della composizione chimica endogena e della resa, del ritmo di assorbimento nel corso del ciclo vegetativo, della disponibilità degli elementi nutritivi presenti nel suolo, senza tralasciare i fenomeni di sinergismo e antagonismo tra gli stessi.
Quindi, si evince come non esista una relazione lineare tra asportazioni e richieste di concime minerale e di tale aspetto si deve tener conto nella formulazione del piano di fertilizzazione. Si deve considerare, infatti, anche l’efficienza dei diversi elementi nutritivi, fortemente legata alla stagione di sviluppo, all’andamento climatico e al ritmo di assorbimento. Nel corso del ciclo vegetativo, l’assorbimento degli elementi fertilizzanti avviene con intensità diversa anche in funzione delle cultivar, dello stadio di sviluppo e del tipo di elemento. Anche se l’elemento è presente nel terreno in quantitativi sufficienti, si possono manifestare nella pianta squilibri nutrizionali a causa della differente velocità di assorbimento dell’elemento che si rende disponibile nella fase liquida vicino alle radici.
 
Fenologia e dinamica di assorbimento degli elementi nutritivi
La dinamica delle asportazioni è fortemente influenzata dal genotipo impiegato, dalla tecnica colturale, dalla disponibilità degli elementi nel suolo, dalle condizioni climatiche e dalle fasi fenologiche della specie/varietà.
 
Conclusioni
Una corretta gestione nutrizionale basata sui principi sin qui esposti, rappresenta una “leva di comando” importante nelle mani del produttore agricolo. La coltivazione della fragola richiede una specializzazione e una conoscenza tecnica molto avanzata. L’obiettivo di ogni agricoltore è quello di ottenere, dalla propria coltura, risultati produttivi che riescano a soddisfarlo dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Per raggiungere tale scopo, non dovrà trascurare gli aspetti legati alla sostenibilità ambientale ed economica della coltura. La gestione razionale della nutrizione lo aiuterà a raggiungere il suo obiettivo.

Per scaricare la relazione completa vai al sito dell'associazione Lameta e scarica i PDF nell'apposita area Download - cartella 'Primo Forum di Nutrizione Vegetale sulla Fragola 21-09-2012'.