Ortofrutta

Ancora molto pesante il mercato delle drupacee: sia alla produzione che nei mercati all’ingrosso i prezzi sono irrisori. Si aggrava la crisi delle drupacce. Per le albicocche alla produzione su varietà quali Portici e Lady Cot sono stati riscontrati lievissimi aumenti (+2 cent kg) sui prezzi massimi.

Sempre alla produzione i prezzi delle pesche e delle nettarine sono anche sotto i 30 cent al kg – il che vuol dire ampliamente sotto i costi di produzione. Analoga situazione anche per le susine.

Drammatico ribasso anche per i meloni, che sia alla produzione sia all’ingrosso hanno più che dimezzato i loro prezzi. I meloni retati in bins sono stati venduti alla produzione a circa 40 cent kg (pezzatura 1,3 kg) – i lisci della medesima pezzatura attorno a 0,55 euro kg. Migliore la situazione della angurie che sui mercati all’ingrosso sono ancora attorno ai 70-80 cent kg. Per gli ortaggi all’ingrosso si notano prezzi irrisori per le zucchine e quotazioni popolari ma stabili per i pomodori.
 

Cereali e foraggi

Prima quotazione per il frumento tenero speciale di forza italiano a 215/225 euro tonnellata, speciali a 185/190 euro tonnellata. Il frumento duro nazionale ha avuto la quotazione di debutto a 230/235 euro tonnellata.

In lieve rialzo il prezzo del frumento nazionale fino, a 176-180 euro tonnellata franco partenza (+2 euro tonnellata). Ulteriore rialzo di 5 euro tonnellata per i frumenti di importazione (Northern Spring e Western Red Spring). Stabile l’orzo p.s. 62/64 a 150-152 euro kg. In aumento l’erba medica cubettata e in balloni, franco partenza in cascina.