Cresce sia l’import che l’export del settore cerealicolo e derivati italiano, anche se il saldo della bilancia commerciale vede un peggioramento nei dati a febbraio 2017 nel confronto rispetto ai primi due mesi del 2016. Il saldo valutario netto è passato dai -296,3 milioni di euro nel febbraio 2016 ai -323,7 milioni di euro del febbraio 2017. Cresce così il passivo del bilancio di oltre 27 milioni di euro.

Andando ad analizzare le dinamiche dell’import, vediamo che nei primi due mesi del 2017 gli arrivi dall’estero sono aumentati di 223mila tonnellate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da 2,88 a 3,10 milioni di tonnellate (+7,7%).

Fra gli incrementi più importanti quello del granturco (+232mila t) e del grano duro (+56mila t). Scende invece l’import di grano tenero (-52mila t), orzo (-12mila t) e altri cereali (-21mila t). Si riducono le importazioni di riso (-11mila t), mentre crescono gli arrivi di semi e frutti oleosi (+21.600 t).

Per quanto riguarda le esportazioni, la crescita è stata di 133.300 tonnellate, rispetto allo stesso periodo del 2016 (+19%). Le spedizioni all’estero più performanti sono state quelle dei cereali in granella (+113mila t), riso (+3400 t), prodotti trasformati (+8500 t) e paste alimentari (+6400 t).