Nel corso dei prossimi giorni l'assetto barico europeo vivrà un vero e proprio stallo, con un cospicuo blocco atmosferico sulle aree centroccidentali e flussi freddi orientali in discesa ad Est con parziali conseguenze anche sul nostro Paese. Si andrà difatti a costituire una vasta area anticiclonica che, dai settori centrali europei allungandosi fin sulla Penisola Scandinava ed i Paesi Baltici, determinerà una risposta gelida di estrazione artico continentale, che dalla Russia coinvolgerà dapprima i Balcani, per poi raggiungere l'Italia.

Analisi e previsione

La conformazione che verrà a crearsi è più comunemente conosciuta come blocco ad Omega, la quale normalmente identifica un vasto campo anticiclonico posto nel mezzo di due circolazioni cicloniche; tale configurazione per sua natura non prevede normalmente evoluzioni repentine, pertanto laddove saranno presenti le depressioni avremo continua instabilità, viceversa ove presente l'alta pressione il tempo si presenterà stabile e prettamente soleggiato. Ed è proprio quanto accadrà nei prossimi giorni con l'Italia per buona parte sotto il controllo dell'anticiclone e solo marginalmente coinvolta dalla circolazione ciclonica orientale e dal flusso più freddo continentale.

Nel corso delle prossime ore non avvertiremo dunque sostanziali variazioni, perché l'alta pressione giunta nei primi giorni della settimana continuerà a garantire un quadro meteorologico stabile specie al Centro Nord ove oltretutto avremo anche un temporaneo incremento termico, con pochi residui addensamenti sul basso Adriatico, frutto dell'irruzione fredda appena passata.

Si conferma la situazione già critica dal punto di visto idrico, con la quasi totale assenza di precipitazioni su gran parte della Penisola aggravando la pesante siccità specie sulle regioni settentrionali.

Poche novità alle porte del weekend anche se l'effimera avanzata verso Est della figura di bassa pressione posta in pieno Atlantico riuscirà ad apportare i primi timidi segnali sulle estreme aree occidentali italiane. Situazione che consoliderà nel corso del fine settimana un blando peggioramento sulle regioni del Nord Ovest e sulle Isole Maggiori. Sulle aree adriatiche si avvertiranno invece gli effetti della presenza dell'altra area depressionaria, quella posta sull'Europa orientale, che sospingerà refoli freddi con ripercussioni più che altro sotto l'aspetto termico.

 

Il weekend: si move qualcosa

Nella giornata di sabato 12 marzo le correnti fredde orientali faranno sentire maggiormente sul nostro Paese, consolidandosi dapprima sulle aree dell'Adriatico in successiva estensione anche al Nord ed in forma più attenuata anche alle restanti regioni. La colonnina di mercurio subirà una flessione attestandosi al di sotto delle medie del periodo, garantendo così nel corso della notte ed al primo mattino estese gelate lungo le valli e sulle pianure del Centro Nord.

Ma, come accennato, l'aspetto termico non rappresenterà il solo elemento del fine settimana, perché tra sabato e domenica avanzerà una depressione dalla Penisola Iberica che porterà annuvolamenti associati a locali fenomeni, talvolta anche a carattere temporalesco, specie su Sardegna e Sicilia. Qualche precipitazione riuscirà a raggiungere anche il Piemonte e la Liguria, con nevicate fino a quote di bassa collina.

L'Italia, ritrovandosi in un terreno di confine, verrà quindi caratterizzata da effetti perlopiù marginali, ovvero dal flusso gelido sull'Europa orientale e dalla perturbazione in azione ad Occidente: a conti fatti la situazione non riuscirà ancora a risolvere anche solo in parte il problema della siccità.

La nuova settimana: tempesta equinoziale

Dagli ultimi aggiornamenti dei modelli previsionali, i primi giorni della prossima settimana si presenteranno ancora nel complesso stabili grazie ad una nuova rimonta anticiclonica, in particolare tra lunedì 14 e mercoledì 16 marzo. Successivamente, nella seconda parte settimanale, con buone probabilità si consoliderà un flusso instabile in discesa dal Nord Atlantico che sospingerà una perturbazione strutturata in grado di apportare maltempo dapprima sulla Sardegna, in estensione alle restanti aree del Centro Sud.

Sussisterà il rischio di forti fenomeni visti gli elevati contrasti che potrebbero generarsi, soprattutto sul versante tirrenico con intensi venti.

Il quadro termico proporrà quindi temperature piuttosto basse e sotto le medie per un lungo periodo, almeno sino a fine mese, ma ancora nessuna buona notizia per calmierare la preoccupante siccità del Nord Ovest.

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