Una serie di manovre "sfortunate" hanno riportato sul Paese un quadro meteo climatico assolutamente entro i ranghi estivi. Una fiammata africana si appresta quindi ad invadere una parte dell'Italia innescando un'ascesa termica importante che potrebbe portare massime anche oltre i 36°C.
Una situazione che non durerà però a lungo, perché già dal weekend avremo un primo ribaltone con fenomeni localmente intensi che anticiperanno un guasto del tempo ben più organizzato, il quale entrerà nel vivo nel corso della prossima settimana.


Ultima fiammata africana

Alta pressione africana di nuovo in elevazione sul territorio nazionale, innescata dall'affondo depressionario che sta caratterizzando la Penisola Iberica. Un movimento barico che attiverà un richiamo d'aria molto calda in risalita dal cuore del continente africano e diretta su diverse regioni italiane. A conti fatti non vivremo nulla di troppo eccezionale, specialmente se andiamo a confrontare le statistiche climatologiche degli ultimi anni, quando la stagione estiva si è spinta di frequente nel mese di settembre inoltrato, con addirittura qualche sortita anche in ottobre.
Andando ad analizzare lo sviluppo di quest'ultima fiammata africana, tra le aree maggiormente sotto scacco troviamo sempre quelle meridionali e le due Isole Maggiori, con il clou della fase più calda tra giovedì 16 e venerdì 17 quando sulle zone interne della Sardegna e della Sicilia la colonnina di mercurio potrebbe toccare i 36-37°C.
Anche se si registrerà qualche grado in meno, sensazioni di caldo diffuso si avvertiranno ugualmente sul resto del Sud, ove i termometri supereranno facilmente i 30 gradi, fino a disporsi durante le ore centrali del giorno intorno ai 32-34°C.
Al Nord e su gran parte delle regioni centrali il caldo si mostrerà più contenuto pur senza escludere un netto aumento dell'umidità, situazione che accenderà fenomeni ad evoluzione diurna i quali freneranno l'ascesa termica.
Alle porte del fine settimana si avvertirà un primo cambio di registro importante: la colonnina di mercurio inizierà a scendere grazie ad una maggior diffusione dei fenomeni intensi.


Weekend molto instabile

Il transito di una goccia fredda sul Mediterraneo minaccerà l'egemonia anticiclonica che si era instaurata su parte dell'Italia provocando, tra l'altro, precipitazioni localmente intense. Per sabato 18 e domenica 19 settembre avremo difatti una mutazione dell'assetto barico europeo che ci porterà verso l'autunno, quello vero, specie sull'Europa centrosettentrionale dove sono già attivi una serie di impulsi atlantici. Per l'occasione arriveranno le prime abbondanti piogge a carattere autunnale, e le più fresche correnti nordoccidentali agiranno sul contesto climatico garantendo temperature decisamente più fresche.

La flessione termica si inizierà ad avvertire dalla giornata di sabato, quando è atteso un cospicuo peggioramento indotto dall'irruzione di un'ondulazione temporalesca che andrà a contrastare con l'aria più calda e umida presente in loco. Dallo scontro tra le masse d'aria partiranno fenomeni anche intensi a sfondo temporalesco, senza escludere grandinate e locali nubifragi su parte del Nord e localmente sulle regioni tirreniche.
Ampi spazi sereni si alterneranno a qualche nube sulle restanti aree italiane, specie al Sud dove splenderà invece il sole per tutta la giornata.
Poche novità per domenica, quando il passaggio del vortice depressionario concentrerà le precipitazioni tra Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia.
L'ingresso del fronte freddo entrerà nel vivo attivando un netto calo delle temperature che si porteranno su valori più consoni ed in linea con le medie climatiche di inizio autunno al Centro Nord.
Discorso invece differente per le aree meridionali: l'alta pressione africana continuerà a garantire un clima tipico del mese di agosto, con ampio soleggiamento e temperature massime ancora oltre i 30 gradi, fino a toccare localmente i 32°C.


Irrompe l'autunno

Per un cambio stagionale vero e proprio occorrerà però aspettare ancora, probabilmente la prossima settimana. Allo scoccare dell'equinozio autunnale - quest'anno sarà mercoledì 22 settembre - l'Italia verrà difatti caratterizzata dal flusso atlantico che sospingerà una serie di perturbazioni cariche di piogge e clima gradualmente più freddo.
L'approfondimento della depressione islandese, ovvero una sorta di "macchina delle perturbazioni" che staziona stabilmente alle alte latitudini, tornerà in scena sospingendo impulsi instabili che, andando ad interagire con le correnti calde ed umide in risalita dal Nord Africa, accenderanno quegli eventi duraturi e classici di questa stagione; segneranno di fatto l'avvio del vero autunno.
A partire dalla sera di martedì 21 settembre arriveranno i primi fenomeni sui settori nordoccidentali innescati dall'irruzione di un fronte instabile sul bacino del mediterraneo. Nei giorni successivi il guasto meteo si concretizzerà, quando l'Italia verrà bersagliata da una serie di impulsi atlantici; inizierà una fase di maltempo intenso seguita da un crollo delle temperature, con valori termici che scenderanno anche fin sotto le medie climatiche del periodo.
Le precipitazioni, talvolta anche molto abbondanti, colpiranno dapprima il Settentrione, per estendersi gradualmente anche sulle centrali, mentre il Meridione rimarrà ai margini almeno per il momento.

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