L'assetto barico sul piano continentale è tutt'altro che statico. L'Europa si ritrova difatti condizionata dalle vaste ondulazioni depressionarie nordatlantiche che vanno ad insistere soprattutto in prossimità delle isole britanniche. L'anticiclone africano in tali configurazioni troverà spazio solo sul Mediterraneo e non avrà la possibilità di estendersi oltre; le insidie depressionarie in evoluzione poco a Nord delle Alpi disturberanno oltretutto l'azione dalla struttura altopressoria che in taluni momenti mostrerà anche segni di debolezza.
 

Evoluzione meteo

Questa fase centrale della stagione estiva è stata pesantemente condizionata dalla presenza dell'alta pressione in estensione dal continente africano. Una presenza che si è fatta sentire in diverse fasi e che non abbandonerà tanto facilmente le nostre regioni anche nei prossimi giorni.
Un cuneo anticiclonico in prossima elevazione punta difatti già l'Italia e spingerà l'ennesima bolla d'aria rovente sul nostro Paese; la colonnina di mercurio tornerà quindi rapidamente a salire, con evidenti effetti termici per almeno 4-5 giorni con la fase più intensa proprio nei giorni del weekend. Dopodiché dovremo prestare particolare attenzione perché, grazie all'attuale configurazione barica europea, non sarà difficile incappare in azioni depressionarie degne di nota, le quali non avranno particolari difficoltà a spingersi verso Sud.

Nel medio termine i modelli previsionali confermano quindi una rinfrescata importante, che prenderà piede negli ultimi giorni del mese di luglio. Aprirà la strada ad una seconda parentesi instabile che coinvolgerà il territorio nazionale nella prima settimana di agosto. Il format precipitativo non si discosterà molto da quello che abbiamo appena vissuto, ovvero avremo fenomeni a macchia di leopardo localmente molto abbondanti, talvolta sotto forma di nubifragio accompagnati da rovinose grandinate, forti colpi di vento e autentiche tempeste elettriche. L'instabilità atmosferica, dopo le arroventate africane, potrebbe presentarsi con foga eccessiva, magari non ovunque, ma su molte regioni.
 

Breve termine: previsioni

Il flusso rovente africano, come accennato, è alle porte: entrerà sulla penisola nel corso delle prossime ore caratterizzando fortemente la seconda parte della settimana con un sensibile incremento delle temperature. Il caldo sarà più intenso sulle due isole maggiori e sulle regioni meridionali, ove le massime si disporranno nuovamente sulla soglia dei 40°C o localmente anche oltre.
Sulle aree centrali non andrà tanto meglio, perché la colonnina di mercurio toccherà comunque punte di 37-38°C, invece al Nord il caldo avrà un occhio di riguardo portando valori più contenuti, anche se gli alti tassi di umidità relativa innescheranno situazioni di afa a tratti insopportabile.



Le regioni settentrionali fronteggeranno con più facilità la fase rovente perché saranno le prime a ricevere gli effetti delle infiltrazioni più fresche atlantiche, con un incremento dei temporali - principalmente ad evoluzione diurna - a partire dai settori alpini.
Temporali che in tali situazioni non rimarranno confinati solo sui monti, ma avranno la capacità di estendersi sulle pianure limitrofe già dalla giornata di domenica; su quest'ultime aree non saranno esclusi fenomeni convettivi intensi, accompagnati da grandine di grosse dimensioni e improvvisi colpi di vento. Locali temporali potranno spingersi nel corso delle ore più calde anche lungo la dorsale appenninica centrosettentrionale.
 

Anticiclone africano presente, ma spesso insidiato

L'estate continuerà ad essere caratterizzata dalle frequenti elevazioni dell'anticiclone africano anche se, a differenza dagli outlook dei precedenti anni, potrebbe subire brusche pause o comunque dei rallentamenti. Un'ipotesi evolutiva che verrà ricalcata proprio nel corso dei prossimi giorni, quando a metà della nuova settimana si farà strada un'ondulazione instabile piuttosto intensa, seguita a ruota da una seconda altrettanto ficcante durante la prima settimana di agosto.
Quest'ultima potrebbe inoltre presentare un'azione depressionaria più incisiva, con la classica formazione di una goccia fredda sul bacino del Tirreno, in grado di raggiungere anche le nostre regioni meridionali. Se dovesse trovare conferme tale evoluzione, ci appresteremo a vivere un altro brusco rallentamento dell'estate grazie ad una nuova fase di marcata instabilità atmosferica.

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