Fredde novità dai modelli previsionali: attesa un’importante svolta meteo il 7 ottobre, quando aria di origine artica farà irruzione sull'Europa meridionale. Affidandosi all’elaborazione del modello europeo Ecmwf, l'Italia sarà investita da un flusso nord orientale in grado di innescare piogge intense sulle regioni adriatiche e possibili nevicate sui rilievi a quote medio-alte.
 

Il punto della situazione

L’espansione dell'anticiclone delle Azzorre, in via del tutto temporanea, sta garantendo condizioni prettamente stabili su quasi tutte le regioni peninsulari.
Fuori dai giochi al momento la Sicilia, ove insiste ancora una depressione nord-africana carica di aria instabile e fenomeni anche a sfondo temporalesco, localmente di forte intensità, ma in generale attenuazione con il passare delle ore.
 

Analisi

Il contesto barico sullo scacchiere europeo fino al giro di boa mensile vede un sostanzialmente irrobustimento dell’enorme area alto pressoria sull’Atlantico che, grazie alla sua prossima ubicazione, avrà l’onere di attivare una serie di irruzioni artiche previste in affondo sull'Europa centro-meridionale.
Per l’appuntamento odierno s’è scelto di affidarsi alla linea del centro previsionale europeo, decisamente più prudente sull’andamento italiano, al contrario del modello americano Gfs che vede invece un ingresso più cruento sul Mediterraneo occidentale, con un maltempo che colpirà in maniera più decisa il nostro paese.
 

Meteo fino all'11 ottobre

La parentesi di bel tempo è destinata a fine presto, perché un fronte nord-atlantico è già alle porte dell’arco alpino. Depressione che tenderà a sincronizzarsi con una forte elevazione dell'anticiclone delle Azzorre verso i quadranti settentrionali dell’Atlantico, binomio micidiale per l’innesco della vivace irruzione fredda artica in discesa verso l’area balcanica.
La perturbazione valicherà le Alpi proprio alle porte del weekend, portando un nuovo incremento delle nubi che risulteranno anche compatte sui settori nord occidentali, specie tra Liguria e Toscana, in parte anche sulla Pianura Padana.
In questo frangente non verrà coinvolto l’intero Stivale, ma è plausibile che le aree maggiormente interessate siano quelle adriatiche ed alti settori tirrenici. Il clima si presenterà ancora mite, con temperature massime durante le ore centrali del giorno comprese tra 23 e 27 gradi.
La vera novità sarà però rappresentata dall'aria fredda che tenderà a riversarsi sull’Italia in seguito alla perturbazione, che porterà una decisa diminuzione delle temperature un po' ovunque. I valori termici si porteranno di qualche grado al di sotto delle medie di riferimento e la sostenuta ventilazione tenderà ad enfatizzare la sensazione di freddo.
Rovesci e temporali raggiungeranno gradualmente anche i settori interni adriatici del Centro-Sud, pur senza escludere qualche debole piovasco sul lato centro-meridionale tirrenico, ma di scarso rilievo.
Seguirà un afflusso massiccio più freddo dal Nord Europa, ovvero l'aspetto meteo più rilevante del fine settimana che si presenterà quindi frizzante e ventilato, ma in un contesto meteorologico nel complesso variabile con ampi spazi sereni e scarse precipitazioni.
 

Tendenza meteo fino al 18 ottobre

Seguirà nei primi giorni della prossima settimana un brevissimo intermezzo più mite, con prevalenza di bel tempo e solo una parziale variabilità su Adriatiche e Sud.
L'alta pressione delle Azzorre si stabilirà definitivamente sull'Europa occidentale, costringendo le perturbazioni atlantiche a transitare sui settori settentrionali del Vecchio Continente.
L’areale del Mediterraneo rimarrà di contro scoperto dall’azione protettiva degli anticicloni e verrà lasciato in balia dei vortici ciclonici carichi d'aria fredda in discesa dall'Europa orientale.
L’assetto barico influenzerà parzialmente le condizioni meteo climatiche italiane, mantenendo viva una vivace variabilità ed un contesto termico tardo autunnale.
Il futuro resta nelle mani dell’evoluzione meteorologica di quella porzione tra Atlantico ed Europa occidentale, perché se le perturbazioni atlantiche riusciranno a fare breccia sull'anticiclone ora ormeggiato in quella zona, tali depressioni potrebbero gradualmente aprirsi un varco anche in direzione dell'Italia occidentale.
 

Il trend del lungo termine

Probabilmente, ipotesi con maggiori accrediti, vi sarà un breve ritorno dell’azzorriano che attiverà un periodo piacevolmente mite, soleggiato sui monti e con le prime foschie in pianura. Si potrebbe assistere successivamente ad un severo peggioramento - indicativamente dopo il giro di boa mensile - innescato appunto da un profondo vortice ciclonico in penetrazione sul Mediterraneo occidentale.
 

Temperature in calo

La flessione termica sarà piuttosto importante, tanto che si potranno perdere fino a 8/10°C in particolare sulle regioni dell’Adriatico. Tornerà anche la neve sulle Alpi nei versanti esteri e sulle aree confinali, con imbiancate fin verso i 1000 metri di quota.

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