Ultime ore prevalentemente soleggiate, frutto di un generale miglioramento attivato da una sensibile ripresa dei valori barici. Tuttavia permangono correnti generalmente occidentali sintomo di consolidamento precario dell'alta pressione.
 

Il punto della situazione

Come descritto nelle proiezioni mensili, il mese di settembre si sta dimostrando assolutamente orientato alla dinamicità, con frequenti passaggi perturbati intervallati da brevi intermezzi miti.
Nella prima decade si contano difatti ben due perturbazioni transitate in Italia che hanno portato fenomeni localmente abbondanti con accumuli che localmente superano il quantitativo pluviometrico mensile.
Viste anche le entità dei fenomeni, il mese di settembre si sta quindi rivelando davvero movimentato e, analizzando le proiezioni per la seconda metà del mese, sembrerebbe sussistere un assetto barico ideale per ulteriori ondate di maltempo.
 

Trend a dieci giorni

Ultime ore di tregua meteo prima della seconda fase della tempesta equinoziale (una serie di perturbazioni, di norma tra la fine di settembre ed i primi di ottobre, che segnano la fine dell’estate).
Infatti già da oggi si avvertiranno i primi effetti della nuova profonda saccatura nord-atlantica che va ad approssimarsi all'Italia. L'affondo perturbato seguirà l’asse sud-ovest / nord-est, concentrandosi maggiormente sulle regioni del centro-nord, almeno nelle prime fasi del peggioramento.
Non mancheranno precipitazioni localmente abbondanti talvolta anche a sfondo temporalesco con possibili nubifragi. Si dovrà prestare particolare attenzione al nord-est, Liguria, Toscana e alcune zone del centro Italia, ove gli accumuli potrebbero superare i 50 millimetri.
Meno coinvolto in questa terza perturbazione il sud Italia, ancora alle prese con il richiamo prefrontale di aria subtropicale, una temporanea elevazione di una propaggine dell’anticiclone nord africano presente sulle estreme aree meridionali.
Rispetto al precedente peggioramento si avvertirà un brusco calo termico che interesserà tutto lo stivale tra il 18 e il 22 settembre. Le temperature si porteranno al di sotto delle medie di riferimento per l’arrivo di aria piuttosto fredda per la stagione sospinta dal robusto blocco anticiclonico azzorriano sui settori occidentali europei. Sulle settentrionali si toccheranno i +5°C alla quota di 850 Hpa, circa 1400 metri sul livello del mare, valori inferiori di oltre 5°C rispetto alla norma.
 

Evoluzione dal 21 al 27 settembre

Passata anche questa onda ciclonica, rimarrà attiva sull’area italiana una circolazione di aria fresca dai quadranti orientali che ravviverà una certa instabilità su molte regioni. Le piogge, anche a sfondo temporalesco, si trasferiranno principalmente sui settori adriatici ed al sud, mentre ampi spazi sereni avanzeranno dei quadranti occidentali per un nuovo irrobustimento dell’alta pressione.
La copertura non sarà però totale, perché il transito delle depressioni atlantiche sull'Europa occidentale e settentrionale potrebbero coinvolgere parzialmente - a più riprese - il Paese.
 

Tendenza nel lungo termine

Gli ultimi giorni del mese potrebbero regalarci un cambio circolatorio sostanziale. Dalle ultime elaborazioni modellistiche s’intravede difatti la formazione di un ampio vortice depressionario tra i Balcani e il Mar Nero, con un ulteriore aumento della pressione tra penisola iberica ed il nostro Paese. Infiltrazioni fresche ed instabili coinvolgeranno comunque i settori orientali peninsulari mantenendo viva una certa instabilità temporalesca sulle adriatiche e sulle zone interne del sud.


Elementi d’incertezza

Alcune differenze sostanziali emergono tra i vari centri di calcolo, ma come anticipato negli scorsi appuntamenti quello in atto è un periodo di transizione ove normalmente non mancano repentini cambiamenti del quadro meteorologico.
Non è per questo esclusa una maggiore persistenza della circolazione perturbata che andrà a colpire l'Europa orientale, ma non è neanche escluso un coinvolgimento più diretto delle depressioni atlantiche sul Mediterraneo centrale.

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