Via l'alta pressione subtropicale, spazio all’enorme onda ciclonica, ben estesa fino al Mediterraneo centrale con minimo tra le Isole Britanniche ed il Mar Baltico. Dopo settimane di netto dominio africano, dunque, ecco che in Europa è arrivata una profonda depressione che sta generando violenti temporali. Non sono mancate grandinate, colpi di vento e perfino tornado.
 

Il punto della situazione

L’aria più fresca ed instabile ha ormai raggiunto anche il cuore del Mediterraneo. I primi refoli hanno bucato la struttura altopressoria sul fianco occidentale, inserendosi sui roventi mari del Tirreno e, a contatto con questa energia, hanno originato enormi temporali che hanno colpito le regioni settentrionali e parte delle centrali.
Correnti roventi sahariane scorrono invece sulle regioni meridionali, ove il classico richiamo pre-frontale sta portando l’ultimo grido “africano”, prima di retrocedere gradualmente per una progressiva erosione barica che condurrà ad una flessione termica anche sul Mezzogiorno.
Il caldo estremo proseguirà quindi ancora per qualche giorno al Sud, quando la lingua di aria rovente tenderà a risalire verso Egeo, Turchia, Mar Nero e Russia, attivando un contesto pienamente estivo sull’Europa orientale e ribaltando la tendenza del mese di giugno.
 

Caldo da record anche in mare

Gli effetti delle ultime settimane estremamente calde si fanno sentire su tutto lo specchio del Mediterraneo con temperature delle acque superficiali sopra ogni record storico, certificate dalle rilevazioni delle boe marine.
Tarragona, Bilbao e Capo Silleiro le anomalie più evidenti, con scarti positivi che variano dai 0,5° nel miglior dei casi, ai 2,50°C nelle situazioni più gravi. 
Tarragona sul gradino più alto del podio con 2.53°C di differenza rispetto alla media degli ultimi 10 anni, segue la boa di Cabo de Gata con un aumento di 2,48ºC, Capo Silleiro con 1,25°C, Bilbao con 1,21°C ed il Golfo di Cadice che nel complesso ha registrato aumenti di 1,47°C rispetto alla media decennale.
 

Evoluzione

I primi giorni di luglio verranno caratterizzati in Italia, ma anche su gran parte dell'Europa centro-occidentale, da temperature decisamente più fresche (rapportate a quelle dell’ultimo periodo), ma comunque in prossimità delle medie trentennali di riferimento. 
Si tratterà solo di una breve parentesi, perché i modelli previsionali intravedono già con estrema probabilità un cambio di rotta nei primi giorni della prossima settimana, a partire dal 4 luglio, quando la rimonta di un vasto anticiclone, questa volta delle Azzorre, riporterà condizioni da piena estate.
Le temperature aumenteranno ad iniziare dalla Penisola iberica, in successiva estensione verso il territorio italiano, ma essendo di carattere oceanico sarà meno intensa dell'ultima. Il bel tempo potrebbe poi cedere spazio ad una onda perturbata carica d'aria fresca ed instabile atlantica attorno dal 7 - 8 luglio, in particolare sul Centro-Nord.
 

Tendenza

Come intravisto anche della tendenza mensile, il mese di luglio proseguirà tra periodi anticiclonici più o meno lunghi e break più freschi. Così, dopo i primi giorni piuttosto freschi ed una successiva ondata estiva, potrebbe far capolino un nuovo vortice depressionario istigatore di vivaci temporali. 
Fenomeni che raggiungeranno con facilità le regioni settentrionali italiane e solo marginalmente le regioni centrali tirreniche. Passerà in fretta, tant’è che l'anticiclone ristabilirà un contesto stabile e caldo già al termine della prima decade
La seconda ondata calda del mese di luglio avrà però maggiori contributi africani, in particolare al Centro-Sud, mentre il Nord resterebbe più ai margini dell’ala protettrice, sotto gli effetti delle infiltrazioni instabili e locali temporali ad evoluzione diurna. 
L’alta pressione subtropicale sarà ancora la protagonista nella prima metà di luglio, ma pur in un contesto mediamente meno bollente ed addolcito da parentesi più fresche ed instabili.

Questo articolo appartiene alle raccolte: