Dopo una manciata di giorni sostanzialmente più freschi ed instabili, il quadro meteorologico si è rapidamente stabilizzato. L'alta pressione è tornata come nelle attese sulla Penisola e, più in generale, sull’Europa centrale convogliando aria molto mite sulle aree a nord delle Alpi. Estrema mitezza che si farà sentire anche sull’Italia, con temperature stabilmente al di sopra delle medie.

Il punto della situazione
Studiando l’ultima immagine satellitare risulta evidente il vasto campo anticiclonico disteso sul continente europeo, il cui fulcro è ubicato sul nord Africa. 
Questo assetto protegge le aree centro meridionali dalle grandi perturbazioni atlantiche, che vengono puntualmente deviate sugli stati più settentrionali, ove oltretutto hanno riportato il freddo tra la Russia e la Scandinavia (guarda il video).
Sul nostro territorio i cieli si presentano quindi sgombri da nubi, relegando residue infiltrazioni instabili solo sulle estreme zone meridionali della Sicilia, frutto di quella goccia fredda - ora in fase di riassorbimento - che ha interessato nei giorni scorsi un po' tutte le aree italiane. 
Spostando invece l’attenzione sulle coste dell'Europa occidentale è invece già possibile notare una vasta depressione atlantica, che nei prossimi giorni esalterà la risalita sul Mediterraneo di un nucleo d'aria caldo umida subtropicale. 

Il clima di marzo
Il mese che si va a chiudere è stato spesso definito negli anni passati con il termine "pazzerello". Se si pensa al "pazzerello" s'immaginano scenari contraddistinti da repentini cambiamenti: parentesi calde e rapide incursioni invernali, nient’altro che i tipici effetti di un mese meteorologicamente di transizione.
Quest’anno non è avvenuto nulla di tutto ciò. 
L’alta pressione ha regalato valori termici assai singolari e ben oltre le medie stagionali, portando l’ennesimo surplus da capogiro ed uno dei mesi di marzo tra i più caldi di sempre.
Possiamo quindi definire “pazzerello” anche il marzo di quest’anno? Beh, con ben altri canoni, anche il mese di marzo del 2017 verrà etichettato probabilmente come “pazzerello”.

Analisi
Brevi incursioni a parte, la stagione delle piogge primaverili non ne vuole proprio sapere di partire. Difatti i prossimi giorni resteranno molto miti, a tratti addirittura caldi, ed in completa assenza di precipitazioni.
Qualche novità arriverà però nei primi di aprile, quando una goccia fredda fonderà le sue radici nel Mediterraneo centrale. Il quadro meteorologico assumerà un carattere variabile al Nord, a tratti instabile invece al Centro-Sud, ove il vero peggioramento diverrà protagonista.
Non si tratterà di una serie di perturbazioni strutturate, ma solo di una breve ed effimera passata temporalesca, perché già dal 5 aprile l'alta pressione tornerà a dominare lo scenario europeo, garantendo cieli sereni e temperature ben al di sopra delle medie.

Quando una svolta definitiva?
L’analisi delle ultime emissioni modellistiche stanno identificando un cambio di marcia sostanziale dopo l’ennesima paretesi tardo primaverile della prima decade, innescato presumibilmente da un affondo depressionario atlantico nel cuore del Mediterraneo. 
Non si tratterà della classica perturbazione, ma di un vero e proprio affondo ciclonico che potrebbe strutturare un minimo di bassa pressione sui mari italiani. Necessita naturalmente di ulteriori conferme trattandosi di una previsione che va sul medio e lungo termine.

Evoluzione
Focalizzandoci nel breve termine si avrà ancora una volta un'Italia divisa in due. Le piogge colpiranno soprattutto le regioni centro-meridionali, perché la goccia fredda in approfondimento collocherà le proprie radici sul basso Tirreno, innescando un peggioramento più acuto sulle regioni meridionali. 
Anche questa volta la siccità che sta colpendo gran parte delle regioni settentrionali tenderà a rimanere stabile, se non a peggiorare ulteriormente.
 
 

Questo articolo appartiene alle raccolte: