L’anticiclone centrato sull'Europa nord-occidentale favorirà la discesa di aria più fredda lungo il suo bordo orientale. Verranno coinvolte parzialmente anche le regioni settentrionali italiane e il medio versante adriatico. Su questi settori le temperature subiranno una flessione e l’instabilità attiverà fenomeni a tratti anche forti. 

Analisi
Dopo una decina di giorni estremamente stabili prende vita una fase più instabile, a tratti perturbata, che chiuderà con estrema probabilità il mese in corso. 
Come ipotizzato nell’appuntamento della settimana scorsa una perturbazione nord atlantica scivolerà dapprima sulla Penisola Iberica per poi evolvere verso l’Italia. L’aria più fredda e pesante a contatto con i mari del Mediterraneo andranno a generare un moto vorticoso su larga scala formando la classica goccia fredda, che avrà l’onore di portare piogge soprattutto sulle regioni settentrionali. 
L’avvicinamento del vortice freddo proporrà in una prima fase una prevalenza di correnti meridionali, ma negli ultimi giorni del mese - ovvero nella seconda fase del peggioramento - si innescheranno correnti più fredde nord-orientali (indicativamente tra il 26 ed il 28 marzo). 
I primi giorni di aprile inizieranno invece con molta probabilità sotto la protezione dell'anticiclone subtropicale, perché l’evoluzione verso i settori orientali balcanici della goccia fredda in simbiosi con l’affondo di correnti gelide sull’est Europa, potrebbe attivare un richiamo anticiclonico di matrice subtropicale.

Evoluzione
Il quadro meteorologico cambia registro e il maltempo interesserà a più riprese la Penisola. 
Ma vediamo nel dettaglio: lo sfondamento dell’aria più fredda e instabile sull'Italia non sarà per nulla agevole, in quanto l’alta pressione ora in loco non intenderà intercedere facilmente ostacolando la normale evoluzione verso est della perturbazione. 
Il braccio di ferro tra l’anticiclone e l’onda perturbata Iberica si protrarrà sostanzialmente invariata ancora per alcuni giorni, circa fino al weekend, rallentando oltretutto l’entrata in gioco.
Il peggioramento colpirà quindi - in maniera insistente - una parte d’Italia, in particolare il Nord-Ovest e i versanti tirrenici con riguardo per la Toscana, lasciando allo scoperto la quasi totalità delle regioni meridionali. 
Le precipitazioni serviranno senza dubbio per alleviare - ma solo parzialmente - la pesante siccità che interessa molte aree del territorio.
Confermato il successivo brusco calo termico che colpirà l'Italia negli ultimi giorni di marzo, a causa di correnti d’origine artica. Sebbene non sia ancora chiara l'esatta traiettoria della saccatura artica, le pesanti anomalie termiche positive verranno comunque assopite da una cospicua diminuzione delle temperature nell’ordine di circa 7-8°C.
Niente di anomalo, tutto compreso nel “pacchetto primavera”. La variabilità e gli sbalzi termici di quest'ultima parte del mese rientreranno tranquillamente nei tipici scenari meteo compatibili con la stagione.

Tendenza
Novità, se così si possono definire, sono attese per i primissimi giorni di aprile. 
Intanto tra il 26 e il 28 marzo gli impulsi freddi andranno mano man ad intensificarsi per il moto retrogrado (da est verso ovest) dell'irruzione fredda, che attiverà sull'Italia ulteriori complicanze instabili per l'arrivo d'aria ben più fredda dall'Europa nord-orientale. 
Scorrerà lungo i bordi orientali e meridionali di un vasto anticiclone proteso a medie latitudini sul Centro-Est Europa, area molto estesa e carica di aria stabile che verrà oltretutto spinta ad espandersi nel cuore del Mediterraneo da un sistema di più vortici sui settori settentrionali europei.
Questo andrà a deviare gradualmente l'irruzione fredda riportando un clima molto mite primaverile, con un conseguente incremento dei valori termici.
 
Previsioni delle precipitazioni in Italia dal 22 al 27 marzo 2017

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