Buona l’affidabilità delle stagionali per il mese di marzo, che intravedevano una sostanziale altalena termica e pluviometrica, tipica nei cambi stagionali.
La tendenza verrà ricalcata anche nel mese in corso e parte del prossimo, con alternanza tra pre-frontali anche molto caldi e ingressi freschi piuttosto instabili. 

Comparazione con il precedente editoriale
Rispetto al precedente outlook si denota un andamento che ricalca le anomalie previste, seppure con tempistiche rimodulate.
Questa fase stagionale intraprenderà un andamento nel complesso mite, ma con alcune fasi contrastanti incentivate dal transito di numerosi vortici depressionari in entrata dalla finestra occidentale. 
Come ricordato non sarà difficile percepire richiami caldi dal nord Africa, spesso carichi di polveri del deserto del Sahara. 

Maggio tra azioni perturbate e anticiclone africano
Il mese di maggio potrebbe avere un'alternanza tra azioni calde a basse latitudini verso est ed azioni perturbate con vortici ciclonici in ingresso dal Golfo di Biscaglia. Quest’ultimi opereranno per un clima più fresco, condito da frequenti rovesci e temporali, localmente di forte intensità. 

Italia settentrionale
Maggio, nella prima fase, vedrebbe su tutte le Regioni un clima variabile con alcune precipitazioni, ma tutto sommato in un contesto molto mite. Possibile un lieve calo termico sui settori nord orientali.
Nella parte centrale del mese non sono invece esclusi maggiori passaggi instabili a sud del Po, verso levante, mentre le aree occidentali in genere potrebbero rimanere all'asciutto.
La variabilità non mollerà tanto facilmente e riuscirà a condizionare anche la parte finale del mese. Il contesto termico potrebbe vedere qualche anomalia positiva, in particolare sulle Regioni di levante. 

Italia centrale
Clima variabile, con possibili precipitazioni e clima decisamente mite (non si escludono massime già prossime ai 30°C), anche sulle Regioni centrali nella prima fase di maggio.
Il quadro climatico nel periodo centrale del mese vede invece l’Italia terreno fertile per l’attecchimento di profonde depressioni, con cospicue precipitazioni specie sulle aree tirreniche e dorsale appenninica. Non è escluso un probabile netto calo termico.
Anche l’ultima decade potrebbe venir contraddistinta da una certa variabilità, ma in questo caso le aree maggiormente umide sembrerebbero quelle orientali, più asciutte invece quelle dell’Alto Tirreno.
In sostanza si evince un mese in media precipitativa, ma in un contesto termico sempre sopra media.

Italia meridionale
Nella prima fase del mese di maggio non mancherà su tutte le Regioni meridionali un quadro meteo variabile, con possibili precipitazioni e clima molto mite con massime già prossime ai 28°C.
A seguire, verso la metà del mese, potrebbe attivarsi un cospicuo flusso oceanico carico di precipitazioni specie sulle aree del basso Tirreno, area ionica ed Appennini, con un netto calo termico.
L’alta pressione non riuscirà a garantire la completa protezione nemmeno nell’ultima decade, quando paiono possibili nuovi passaggi instabili, in particolare sulle aree tirreniche meridionali e aree ioniche.
In sostanza si evince un mese in media precipitativa, ma in un contesto sempre sopra media

Tendenza successiva 
La prima parte della bella stagione, in base alle ultime analisi, risulterebbe zoppicante con brevi ma incisive fasi pre-frontali calde alternate a passaggi instabili più freschi.
La prevalenza circolatoria tenderà però al mite o addirittura con anomalie termiche positive, principalmente grazie allo spostamento della cella di Hadley verso nord.

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